ALTOMONTE (CS) – Risate e attimi di riflessione hanno fatto da contorno allo spettacolo vissuto ieri sera al teatro “Belluscio”. Ad esibirsi è stato il comico Leonardo Manera vecchia conoscenza dello schermo televisivo. Il comico, infatti, ha partecipato per tre edizioni al programma televisivo “Zelig” e anche a “Colorado”. “Italian Beauty” è il titolo dello spettacolo proposto dallo sceneggiatore nato nella provincia di Brescia. La serata nel borgo altomontese ha visto Manera esprimere la propria idea in merito alla felicità attraverso varie sfaccettature.
Diversi sono stati i personaggi interpretati nella tappa calabrese dal cabarettista. Si è passati dai consigli del sessuologo, in merito all’attività con il proprio partner, alla figura di Peter. Quest’ultima è stata già interpretata, e anche con grande successo, in una trasmissione targata Mediaset. Una comicità che ha attraversato vari spaccati dell’amore a tutto tondo e che ha divertito il pubblico.
Leonardo Manera a tutto tondo
Una serata vissuta all’insegna del rapporto tra uomo e donna oltre ad un’analisi della società odierna. Uno spaccato del vissuto odierno concentrato molto sui nuovi mezzi di comunicazione e poco sul processo di scambio di idee attraverso il rapporto interpersonale. Leonardo Bonetti, questo il suo vero nome, ha portato sul palco di Altomonte un monologo che ha preso piede tra il 2010 e il 2011. «Fa sempre piacere – ha affermato – scendere qui in Calabria per esibirmi. Sono veramente contento di stare con voi».
Lo spettacolo è stato intervallato dalla sua comicità in chiave musicale e dalla messa in scena di alcuni dei suoi nuovi personaggi. Si tratta di figure in fase di cosiddetto rodaggio ma che hanno strappato, in ogni caso, sorrisi e applausi al pubblico accorso. Il comico ha così potuto testare con mano la capacità di comprensione del pubblico assaporando, di fatto, il gradimento dei presenti. Un velo di ironia lo si è potuto vedere con la descrizione dei personaggi di grido che spopolano sui social. Persone che non studiano e che non hanno un minimo di capacità interpretativa e critica. La cultura fa riflettere ma fa anche ridere con tanto di compiacenza e soddisfazione.
Alessandro Artuso