In un’era di condivisione e di rapporti di rete, il ruolo delle biblioteche sta cambiando. Questi luoghi silenziosi e accoglienti, con i loro scaffali zeppi di libri e polvere, sono chiamati alla sfida imperdibile di farsi piazza, quell’agorà di servizi e fruizione tante volte tratteggiata da Antonella Agnoli, che di biblioteche se ne intende avendo speso energie e anni di lavoro proprio per salvaguardare, tutelare e far progredire queste secolari istituzioni. E su questo fronte anche il Sistema Bibliotecario Lametino ha voluto farsi sentire ponendosi come soggetto in grado di gestire le proprie risorse e potenzialità. Con alle spalle mesi di duro impegno in attività volte a coinvolgere il gremito bacino di utenti, il Sistema si è presentato ieri con un nuovo progetto e con l’intenzione di sfruttare a proprio vantaggio tutte le possibilità messe a disposizione dallo Stato. In primo luogo, è stata presentata al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo la proposta (che è stata accolta) di poter fruire delle donazioni previste dal pacchetto ‘Art bonus’ con il progetto ‘Bibliobus e Biblioteche diffuse’ e, in seconda battuta, è stata lanciata la campagna di adesione alla SBLCard, un servizio potenziato rispetto a quelli di cui gli utenti possono già godere con la tessera tradizionale.
Art Bonus? Di che si tratta? Ebbene, è una novità introdotta dal governo che per la prima volta prevede nel nostro Paese la figura del mecenate privato, singolo cittadino o azienda, ossia finanziatore di un ente culturale. Accedendo al portale istituzionale http://artbonus.gov.it, il cittadino o l’azienda potranno individuare il progetto da sostenere e devolvere la propria donazione, usufruendo poi nei successivi tre anni della detrazione dalle imposte fino al 65% dell’importo donato. Le tipologie di intervento sono tre e quella adottata dal Sistema Bibliotecario Lametino si inserisce nella terza fascia, relativa al sostegno a istituti e luoghi della cultura pubblici, fondazioni lirico sinfoniche, teatri di tradizione. Come accennato, il progetto che verrà finanziato con tale contributo comprenderà un servizio di ‘BIBLIOBUS’ (temporaneamente sospeso, ma attivo nei mesi scorsi) con quale il SBL intende diffondere la lettura e il libro nelle periferie della città e nei paesi dell’hinterland privi di biblioteca comunale e l’istituzione di punti di ‘biblioteca diffusa’ nei parchi pubblici della città e presso altri siti da individuare (puntando di luoghi maggiormente frequentati dai cittadini, potenziali utenti del servizio). Il progetto prevedrà anche la realizzazione di biblioteche di classe e di istituto nelle scuole del circondario e l’organizzazione di attività culturali rivolte ai giovani. L’ammontare totale della donazione chiesta dal SBL è pari a 20.000 euro e ciascun privato potrà partecipare alla raccolta fondi. In sostanza, chiunque potrà diventare mecenate e sostenere le biblioteche aderenti al sistema, con qualsiasi cifra e con i propri tempi, avendo altresì la possibilità di detrarre la donazione (clicca qui per saperne di più). Sul punto si è soffermato ampiamente il direttore del Sistema Bibliotecario Lametino, Giacinto Gaetano, coadiuvato dal giovane volontario Antonio Esposito. Gaetano ha infatti sottolineato che da questo progetto emerge la volontà che “cittadini e imprese inizino a farsi carico della cultura. Finora nel nostro Paese non è stato possibile, ma lo è diventato proprio grazie all’Art bonus. È la prima volta che lo Stato permette a privati di divenite mecenati. È un’opportunità da sfruttare”. Inoltre, il direttore è convinto che simili progetti possano facilitare “l’avvicinamento del cittadino alla cultura”.
Per continuare a vivere incarnando il ruolo sociale e culturale di cui è investita, una biblioteca ha bisogno di ossigeno e quell’ossigeno è rappresentato dalla risorse economiche sulle quali può contare. L’adesione all’Art Bonus è un primo passo, ma non l’unico. Il Sistema sta infatti promuovendo proprio in questi giorni la campagna di tesseramento alla SBLCard, una carta di servizi aggiuntivi rispetto a quelli che gli utenti hanno con la tessera canonica. Con un contributo annuale di dieci euro, i tesserati potranno accedere a un ampliamento dei servizi messi a disposizione dalla biblioteca. “Che rimangono servizi gratuiti”, continua Giacinto Gaetano, ponendo l’accento sul fatto che gli utenti non ‘acquistano’ alcun servizio, ma sottoscrivendo la nuova card sostengono ulteriormente le attività dell’istituto. In sostanza, i titolari di SBLCard potranno partecipare gratuitamente alle attività annuali e potranno usufruire del prestito di eReader per la lettura degli ebook (il sistema di prestito dei libri elettronici è già attivo, a novità consiste nel poter noleggiare il supporto di lettura).
Insomma, il SBL si avvicina ai propri utenti, facendosi piazza e condividendo le proprie esigenze che poi, guardando la questione da un punto di vista molto più ampio, sono le esigenze di un territorio che chiede e pretende cultura. E a questa pretesa ciascuno, da oggi, potrà dare una chiara risposta con il proprio contributo.
Daniela Lucia