RENDE (CS) – «Un colpo alla testa! Questo è per me la Calabria e, soprattutto, il territorio cosentino».
Esordisce così Biagio Izzo, aprendosi in una fragorosa risata ai microfoni dello staff del “Rende Teatro Festival”, prima di portare in scena, la sua commedia “I fiori del latte”, secondo evento della kermesse rendese.
«Con mia moglie siamo perdutamente innamorati della vostra terra, nella quale torniamo spesso poiché abbiamo acquistato una casa sulla costa tirrenica. Amicizie e tantissimi ricordi mantengono vivo il mio sentimento verso questa regione». La città di Rende e tutto il territorio cosentino riservano all’artista un’accoglienza degna di nota, facendo registrare il tutto esaurito al debutto del suo nuovo spettacolo. Sold out ed importanti incassi per la prima edizione della rassegna teatrale patrocinata dal Comune di Rende. Incantata e con gli occhi, costantemente, incollati sul palcoscenico la affollatissima platea del Teatro Garden. Uno show esilarante e dall’incommensurabile utilità sociale; infatti, affronta una tema di grande attualità, la terra dei fuochi.
«Questo spettacolo è propositivo. Fotografa la storia di tante piccole imprese che hanno avuto serie difficoltà a causa del riversamento dei rifiuti tossici. Io, cerco di dare solo un esempio per la nostra terra. Non possiamo aspettarci che qualcuno ci risolvi le questioni, se non siamo noi i primi a fare qualcosa per cambiare il tragico destino della nostra terra». E cambia anche tono di voce il comico partenopeo, sollevando una riflessione sociale che lascia tutti col fiato sospeso. ›Mi piace molto far ridere la gente, ma soprattutto farla riflettere. Mala politica e corruzione, ad esempio, sono i temi che ho trattato in un’altra mia commedia. Penso che il teatro sia un piccolo mondo nel mondo e, che racconti con un linguaggio diverso, tematiche importanti a cui distrattamente, forse, non prestiamo attenzione». Incalza deciso Izzo. Condivisa dall’attore, la ragione sociale del Festival pensata dal direttore artistico Alfredo De Luca: avvicinare i giovani al mondo del Teatro. «Il teatro è cultura. Educa le menti, soprattutto dei bambini. Sono tantissimi i ragazzi che non hanno mai visto una commedia. Mi conoscono perché mi hanno visto in tv, al cinema, ma mai al teatro. Mi complimento con l’organizzatore che ha promosso quest’iniziativa con questa volontà».
Prima del suo show, i riflettori si accendino sulla storia di due vaccari, Aniello e Costantino che, investendo tutti i loro risparmi, sognano di aprire un caseificio.
Modello ecologico per eccellenza: bufale e prodotti naturali, senza additivi chimici. Solo alla vigilia dell’inaugurazione del loro progetto biologico, i due scoprono che il terreno sul quale hanno costruito, nasconde dei bidoni sospetti di sostanze pericolose. Comicità e riflessione, raccontano due facce di una stessa medaglia che porta il nome dell’illegalità. Le coscienze dubbiose ed “intossicate” dei due, alla luce della dolorosa scoperta, intendono accendere nella collettività un barlume di speranza e di cambiamento.
Standing ovation alla chiusura del sipario.
Biagio Izzo lascia il Teatro Garden in una commozione generale. Successivi autografi e selfie con il pubblico dietro le quinte, hanno riscaldato gli animi e le temperature glaciali del mercoledì sera rendese.