BORGIA (CZ) – Ieri sera,nel Parco Scolacium è andato in scena “Francesco e il Sultano ovvero tra Cristianità e Islam”. Con questo appuntamento Armonied’ArteFestival si è confermato che non si limita alle performance estetiche ma vuole proporsi come “luogo” di dibattito intellettuali e sociali. Scritta dal giornalista Francesco Brancatella e dedicata a Suso Cecchi D’Amico e Franco Zeffirelli, questa produzione originale del Festival è stata un viaggio nella storia, un racconto di amicizia, tolleranza e dialogo, una cronaca di paura e distruzione, guerra e devastazione. Una narrazione con la struttura dell’intervista impossibile in cui l’alterità è diventata arricchimento, la diversità unione possibile e quasi necessaria oltre che legittima. Uno spettacolo che è riuscito ad unire musica, danza e parole in un clima fortemente etico attualizzando il messaggio di pace e dialogo iniziato da San Francesco sulle rive del Nilo. Alessio Boni nei panni del santo, Mariano Rigillo nel ruolo di Federico II, Edoardo Siravo nel ruolo del Sultano e i ballerini del collettivo FAdA diretti da Filippo Stabile. Ancora una volta, Armonied’ArteFestival è riuscito non solo ad offrire una performance forte, con attori simbolo del teatro italiano, un’operazione artistica di ampio valore in linea con il percorso del Festival che fa dello spettacolo colto la propria connotazione.