Riscoprire e far riapprezzare l’operetta che , da sempre, ha un suo fascino particolare e pressoché unico. Il paese dei campanelli. Breve storia dell’operetta di Luisa Longobucco nasce da questo intento e da una grande passione per questo particolare genere musicale-teatrale e propone un’ indagine attenta ed accurata su una delle realizzazioni più piacevoli dell’operetta italiana.
Il paese dei campanelli è, infatti, un’operetta scritta da Carlo Lombardo e musicata da Virgilio Ranzato e Carlo Lombardo. Andò in scena per la prima volta il venerdì 23 novembre del 1923, al Teatro Lirico di Milano dalla Compagnia Regini Lombardo.La trama è singolare e fantastica. Il paese dei campanelli è ambientata in un tranquillo paesino di tipo olandese. Un giorno nel borgo approda una nave a causa di un guasto e arrivano in paese dei giovani cadetti di Marina. Appena sbarcati il loro interesse è rivolto alle giovani e belle ragazze del paese, che sembrano ben disposte ad accogliere le loro galanterie: il paese è tanto quieto da diventare monotono e anche i loro anziani mariti non rendono la vita allegra. L’arrivo dei marinai porta ,quindi, un tono di vitalità e di briosità. Questo paese ha una stranezza, che incuriosisce anche i marinai: ogni casetta di questo luogo ha un piccolo campanile, posto a guardia della fedeltà coniugale. La leggenda dice che i campanelli suoneranno ogni qualvolta una moglie sarà in procinto a violare la fedeltà coniugale. La coppia romantica dell’operetta è formata dal guardiamarina Hans e dalla giovane Nela, quella comica e spigliata invece dall’allegra Bombon e dal tenente La Gaffe, il cui nome dice tutto della sua personalità. Le gaffes sono infatti le sue specialità, sarà lui il fulcro che innescherà le situazioni comiche della storia. Ad esempio rivelerà a Nela che Hans è sposato, mentre la gaffe decisiva sarà quella di aver confuso dei telegrammi facendo arrivare in paese tutte le mogli dei cadetti al posto delle ragazze di un corpo di ballo. Dopo una serie di vicissitudini e divertenti situazioni i cadetti ripartiranno e alla fine il paese tornerà alla sua vita discreta e monotona, e così i campanelli non avranno più motivo di suonare.
Il paese dei campanelli di Luisa Longobucco ci immerge in questa curiosa e unica vicenda ma ha altre pregevolezze: traccia le vicende della nascita dell’operetta e la sua collocazione durante la Bella Époque, ne segue gli sviluppi in Italia attraverso autori come Ruggero Leoncavallo, Pietro Mascagni, Giuseppe Pietri e Giacomo Puccini. Si concentra poi diffusamente su Carlo Lombardo Virgilio Ranzato riportando diverse citazioni tratte da giornali e da un’importante rivista del tempo, Arte drammatica, e corredando la biografia di Carmine Lombardo con un’inedita intervista al figlio secondogenito, oggi novantasettenne, e alla figlia Ester nata nel 1923. Il lavoro si conclude accuratamente con le recensioni dell’operetta, sia quelle iniziali apparse su Arte drammatica sia quelle più moderne tratte da diversi quotidiani italiani.
L’Autrice
LUISA LONGOBUCCO è nata a Cosenza, insegnante, musicologa, pianista e giornalista, ha studiato al Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza, ha svolto attività concertistica. Si è laureata in Lettere Moderne e in Dams con indirizzo musicologico con il massimo dei voti all’Università della Calabria. Idonea all’insegnamento di “Storia della musica” per la scuola di Didattica della Musica al Conservatorio “G. Ghedini” di Cuneo, è stata Cultore della Materia in Musicologia L-Art/7 nel triennio 2007-2010 presso l’Università della Calabria alla Facoltà di Lettere e Filosofia. Studiosa del periodo verista, ha svolto attività di ricerca anche all’estero approfondendo le tematiche leoncavalliane. Giornalista pubblicista dal 2001 ha collaborato per oltre un decennio con Il quotidiano della Calabria, ha collaborato con il mensile Calabria, Cosmopolitan, Amadeus e Scuola e Vita, ha scritto e firmato oltre 2.500 articoli tra rubriche, approfondimenti, cronaca, cultura e inserti. Ha partecipato come relatore a diversi convegni ed è stata membro di commissione in concorsi musicali. Ha pubblicato i volumi Leoncavallo pianista (Cosenza 1998) Leoncavallo sconosciuto (Cosenza 2000) I Pagliacci di Leoncavallo (Soveria Mannelli 2003), ha partecipato alle antologie Poeti per gli anni novanta (Bologna 1990) Poesia oggi (Bologna 1991) Arte e poesia in Europa (Bologna 1991) Antologia (Milano 1992) La parola della poesia (Bologna 1994), si è classificata nei primi posti nei seguenti concorsi letterari Le 4 età (Latina 1986) Le Muse (Latina 1988) Città di Milano (Milano 1994) San Valentino (Terni 1992). In questi ultimi anni ha dedicato i suoi studi, oltre al periodo verista musicale e letterario, all’approfondimento dell’operetta e all’autore di operette Carlo Lombardo.