Castrovillari: Presentato il Libro di Poesie “Fiore d’Aprile” di Armano Valentino Vacca

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CASTROVILLARI (CS) – Il Commissario Straordinario del Distretto Scolastico n° 19, nell’ambito della Programmazione   tendente alla promozione culturale del Territorio nonché alla valorizzazione degli Uomini  e delle Donne che si adoperano egregiamente in questo campo, ha presentato, come Relatore  principale, il libro di poesie di Armando Valentino Vacca , Docente di Materie letterarie di Saracena, intitolato “ Fiore d’Aprile”, della Casa editrice  Magi di Patti ( ME) , pubblicato nel 2012.

L’evento culturale si è svolto nella sala “ Giacomantonio” della Biblioteca Nazionale di Cosenza alla presenza della Dott.ssa Elvira GRAZIANI, Direttrice della Biblioteca; del Prof. Coriolano MARTIRANO, Segretario dell’Accademia Cosentina; del  Dott. Luciano ROMEO, della Biblioteca Civica di Cosenza; del Dott. Francesco VELTRI, Direttore dell’Università della Terza Età di Cosenza ; della Dott.ssa Giovanna FLORIO, responsabile della Sezione Eventi della Biblioteca Nazionale di Cosenza.

La Dott.ssa GRAZIANI, dopo aver porto i saluti a tutti i convenuti, ha sottolineato la “ bellezza” dei contenuti e l’armonia metrica della Poesia di Armando VACCA.

Il Prof. Coriolano MARTIRANO, Docente di Storia d’Italia e della Calabria, ha affermato: “ il libro, sia pur piccolo, di Armando, è un testo che tutti dovrebbero tenere sul comodino” !

Il Prof. VELTRI, invece, ha sottolineato la “ festa dei colori, di odori e di luci ” che si sprigiona dal testo, a partire, già, dalla copertina illustrata da Yvan  Giusy  Trimeni , soffermandosi, quindi, sulla lettura e commento della poesia, che apre la raccolta in argomento, “ Bianco essenziale” .

 Il Prof. Giovanni DONATO, Presidente del Distretto  Scolastico n° 19, ha così commentato la raccolta di poesie del Prof.  Armando Valentino VACCA, già impiegato comunale del Comune di Castrovillari e, successivamente, Docente di Materie letterarie :  “    In un turbinio di memorie e di ricordanze, che il Poeta mutua da Leopardi, da Pascoli e dai Simbolisti francesi, Vacca scandaglia il suo “Io “, quasi novello Fogazzaro identificandosi in Ivanella, e arriva alle radici più profonde della sua personalità, ripercorrendo, per sequenze fotografiche, le tappe della sua vita, della sua infanzia, i luoghi della memoria per coglierne il profumo, le sfumature, le dolcezze, in un’età adulta caratterizzata dalla sofferenza, dalla perdita delle persone care, dalla disillusione : il “ Fiore d’Aprile” diventa, quindi, la metafora di una rinnovata primavera di giovinezza, di un’innocenza ritrovata, di una palingenesi,di un’ascesi che si sintetizza negli ultimi versi dell’ultima poesia dell’interessante silloge : “ l’aria umida diventava nel Paradiso, chiaramente, bella” !

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