Catanzaro, Enzo Bruno si congratula con l’Università per la qualità sulla ricerca

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CATANZARO – «L’Università di Catanzaro è la prima del Sud per la qualità delle pubblicazioni scientifiche valutate. A stabilirlo nei giorni scorsi l’Agenzia del ministero dell’Università e della Ricerca, che ha divulgato i dati sulla valutazione delle università italiane relativi alla qualità della ricerca scientifica. Un risultato questo che ci riempie di orgoglio, perché ancora una volta il nostro Ateneo cresce e dà lustro all’intera regione premiando gli sforzi professionali e umani di chi crede nelle potenzialità della Calabria». Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, si congratula con i vertici dell’Università Magna Graecia che «si è distinta nella classifica stilata per i singoli settori scientifici ottenendo la palma di primi classificati”. “Un risultato questo – spiega ancora Bruno – che permetterà al nostro ateneo di mettere un importante finanziamento in premio dal Ministero che come premio assegnerà  più di 4 milioni di euro, in termini percentuali il maggior incremento in Italia».
«Il mio apprezzamento – afferma ancora il presidente della Provincia di Catanzaro – va con sincera stima ai chimici diretti da Stefano Alcaro e quelli diretti da Massimo Fresta, i nutrizionisti diretti da Arturo Pujia e ai filosofi del diritto guidati da Alberto Scerbo, oltre che al dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche diretto da Ciro Indolfi, classificatosi primo tra quelli dell’ateneo catanzarese. L’Ateneo catanzarese dimostra, ancora una volta, di rappresentare uno dei centri di eccellenza della ricerca nazionale ed internazionale, e non solo. Il progresso della scienza e dello sviluppo tecnologico, fondamentali per migliorare la qualità della vita e risolvere i problemi dell’uomo, sono i settori su cui investire e puntare per avere concrete opportunità di creare sviluppo, ricchezza e occupazione, per il bene di tutti. E’ dimostrato che i Paesi che investono maggiormente nella ricerca scientifica hanno una situazione economica migliore, così come quelli più progrediti e all’avanguardia nei diritti civili – sostiene ancora Bruno –. E non dimentichiamo che ci sono milioni di euro destinati ad incentivare la ricerca scientifica e l’innovazione. L’Università Magna Graecia ha un patrimonio di professionalità ed esperienze da mettere a frutto in questa direzione di crescita e sviluppo, senza tralasciare la forza e le potenzialità umane su cui puntare per fare la differenza e guardare al futuro con grande fiducia e speranza per l’interesse di una regione che vuole crescere senza perdere i suoi figli migliori».

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