REGGIO CALABRIA – Mattia Preti, esponente di primo piano del Seicento calabrese, è stato celebrato, in occasione del IV° centenario della sua nascita, in Calabria e non solo, con mostre e approfondimenti di ampio respiro.
Salvatore Patamia, direttore del Segretariato Regionale MiBACT per la Calabria, esprime soddisfazione per le tante iniziative, finanziate dalla Regione Calabria nell’ambito del programma degli eventi celebrativi per il IV° centenario della nascita di Mattia Preti, che hanno fatto conoscere ad un pubblico ancora più vasto Mattia Preti, noto anche come il Cavalier Calabrese.
A Cosenza , al Palazzo Arnone, la mostra, a cura di Fabio De Chirico, Giovanni Gasparro versus Mattia Preti, promossa dalla Regione Calabria e dal Segretariato Regionale MiBACT per la Calabria con il coordinamento scientifico del Polo Museale della Calabria, della Galleria Nazionale di Cosenza e della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Calabria, ha raffrontato l’arte pittorica di Mattia Preti con quella di un giovane pugliese, appunto Giovanni Gasparro.
A Crotone, Castello Carlo V e a Reggio Calabria – Palazzo Foti, a cura di Nella Mari e di Giuseppe Mantella, è stata proposta l’interessantissima mostra Mattia Preti dipinge San Sebastiano. Promossa dalla Regione Calabria e dal Segretariato Regionale MiBACT per la Calabria con il coordinamento scientifico del Polo Museale della Calabria e della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Calabria, l’esposizione ha presentato quattro dipinti raffiguranti San Sebastiano provenienti dalla Galleria Nazionale di Cosenza, dalla chiesa di San Domenico di Taverna, dalla chiesa dell’Immacolata Concezione di Maria, detta di Sarria di Floriana a Malta e dal Museo civico di Taverna.
Al Museo Archeologico di Reggio Calabria la mostra Un ponte tra Calabria e Malta. Il Cavalier Mattia Preti ed il Gran Maestro Gregorio Carafa, a cura di Maria Teresa Sorrenti e Sante Guido, ha riscosso un notevole interesse ed ha aperto nel migliore dei modi le celebrazioni dedicate al grande Maestro calabrese.
Al Museo Diocesano di Oppido Mamertina (Rc) è stata esposta «La Santissima Trinità» di Mattia Preti, a cura di Paolo Martino, Stefania Russo e di Sante Guido e Giuseppe Mantella. Il dipinto, giunto da Malta ed esposto per la prima volta in Italia, fu realizzato nel 1671 per l’altare dedicato a San Luca nella Chiesa dei Francescani Minori a La Valletta.
A Roccella Jonica, nel convento dei Minimi, sono stati presentati, a cura di Sante Guido, Giuseppe Mantella e Maria Teresa Sorrenti, il dipinto di Mattia Preti San Gregorio taumaturgo ed il ritratto del gran maestro Gregorio Carafa e tesori di committenza Carafa.