COSENZA – Dai classici della letteratura alle tematiche sociali più stringenti attraversando le fiabe ed esplorando quel mondo interiore ingarbugliato di emozioni. Tutto fa parte delle “GenerAzioni Giovani”, viste attraverso la lente del teatro che, puntualmente, da vent’anni, il Centro Rat Teatro dell’Acquario posa sui bambini e sui ragazzi, coinvolti in migliaia nel progetto diviso in due sezioni, “Scuole a Teatro” e “Famiglie a Teatro”.
Due modi diversi di vivere l’esperienza teatro: in matinée con la scuola, la domenica pomeriggio con la propria famiglia. La formula è consolidata ed è gratificante veder crescere il progetto nei numeri, in una partecipazione che ormai non si limita più alla sola provincia di Cosenza, finanche per la scuola di teatro, che diventa Scuola delle Arti e conquista un centinaio di iscritti. «Nacque tutto come un gioco – ricorda il direttore artistico del Centro Rat Teatro dell’Acquario Antonello Antonante, partecipando alla presentazione dell’edizione del ventennale – ed è diventato patrimonio della città».
L’Amministrazione comunale, che sostiene il progetto di educazione al teatro, si sente particolarmente partecipe di questa edizione che, per niente sopraffatta dall’amarezza di essere stati esclusi dopo 42 anni dai contributi del FUS, parte più ‘agguerrita’ che mai.
«Il Centro Rat reagisce – dice Maria Francesca Longo, che ha preso in mano le redini del progetto – e guarda avanti. I ragazzi ci aspettano ed ecco puntuale la loro stagione, da novembre ad aprile, che accoglie il meglio delle produzioni nazionali di teatro per ragazzi; poi i progetti speciali come quello dedicato alla Memoria dell’Olocausto, e l’ingresso del Libero Teatro di Max Mazzotta, e ancora la scuola delle arti. Contestualmente, le tournée del Centro Rat con le sue produzioni in scena negli altri teatri».
«La casa di “GenerAzioni Giovani” resta il Teatro Morelli che “il Comune – conferma il vicesindaco e assessore alla cultura Jole Santelli – tanto più in questo momento di difficoltà del Centro Rat, mette a disposizione gratuitamente. Se un progetto è così longevo significa che all’impegno e alla passione di chi lo propone corrisponde la gratificazione di chi lo fruisce. È un grande gioco di squadra – continua la Santelli – che si vede tutto, si vede nella voglia dei ragazzi di non fermarsi alla visione degli spettacoli ma di volerci entrare dentro nel teatro, partecipando ai corsi che sono sempre più affollati e contribuiscono in maniera decisiva alla costruzione della personalità».
«Attraverso il teatro i ragazzi sono interpreti di un protagonismo positivo” – aggiunge l’assessore alla scuola Matilde Spadafora Lanzino, che del progetto evidenzia l’inclusività, “nei corsi sono accolti bambini che non potrebbero sostenerli ma che non vengono delusi nella loro urgenza di coltivare una passione o un talento».
“GenerAzioni Giovani”, prima dell’avvio ufficiale di stagione, avrà un’anteprima, che si terrà sabato 13 ottobre (ore 18) al Teatro dell’Acquario, nello spettacolo di burattini “El Quinde, El Fuego y el Gigante” del gruppo ecuadoriano La Rana Sabia. Spettacolo sull’origine, la conquista e la cura del fuoco da parte degli uomini, che recupera alcuni miti e forme di pensiero dei popoli indigeni dell’oriente ecuadoriano e di altri luoghi del Sud America. L’uomo riesce a conquistare il fuoco, ma per sua disattenzione lo perde e lo riconquista nuovamente solo nel momento in cui ne comprende il valore sacro. Chi riesce ad aiutarlo è un “quinde” (colibrì), che nasce nel cuore degli uomini. Lo spettacolo è profondo e divertente, in un linguaggio semplice per ogni tipo di pubblico. Ingresso, posto unico € 3,00.