CERISANO (CS) – Si svolgerà il 28 aprile prossimo, presso la Casa delle Culture di Cerisano, in provincia di Cosenza, dlle ore 18,00 in poi, un nuovo appuntamento promosso dallo sportello di mediazione famigliare del Comune di Cerisano e dalla parrocchia di San Lorenzo (appuntamenti rispettivamente il martedì pomeriggio e il giovedì sempre nel pomeriggio) e attivi grazie all’impegno della dottoressa Cristina Ciambrone, mediatore famigliare Aimef e vice consigliere regionale Aimef. Modera i lavori, la giornalista, Mirella Molinaro. Il tavolo di presidenza sarà d’eccezione con la presenza del criminologo clinico e pedagogista, Sergio Caruso; l’Europrogettista, Tersa Zicarelli, saluteranno la presidente dell’associazione “Con Paola” di Marano P. e il consigliere di maggioranza del Comune di Cerisano, Rosario Belmonte. Con contributi artistici: di poesia con l’eccentrico anche musicista e redattore di commedie, Mario Mandarino mostra fotografica di Carmela Paonessa e installazioni pittoriche del M° Marcello La Neve, vincitore di recente di un premio prestigioso in Spagna. L’Incontro sarà incentrato attorno alla famiglia, dal titolo: “La famiglia luogo del comunicare e dell’educare”. Un incontro che vuole aiutare all’affettività, e riconoscere l’importanza della mediazione all’interno della famiglia, non solo per educare i figli al rispetto dell’opinione diversa, ma anche per vivere un rapporto di coppia più sereno. La dottoressa Ciambrone è un mediatore familiare con lo scopo preciso di aiutare a trovare accordo nelle cause di separazione e che siano il meno traumatico per la famiglia e cerca di trovare un ponte per aprire un dialogo propositivo tra i coniugi. Ecco come lo spiega in una sua nota la dottoressa M. C. Ciambrone: «Il Mediatore Familiare si occuperà non solo di arginare i conflitti tra i protagonisti del processo mediativo, ma abbasserà anche i costi e i rischi di procedure lunghe e snervanti, cercherà inoltre di prevenire i disagi delle future generazioni che troppo spesso risultano essere le vere vittime di situazioni “travolgenti”, questo consentirà così loro di non essere privati dell’affetto e della collaborazione dei genitori, di godere di una crescita sana in armonia con se stessi e con gli altri. Il mediatore, dunque, dovrà essere capace a non prendere posizione, a non favorire per empatia nessuno dei due patner, a non esprimere giudizi o atteggiamenti interpretativi e/o assistenziali, né a sostituirsi ad uno od a entrambi. Ciò non deve farci pensare a un mediatore “inerte” che assiste passivamente a quello che succede nella “stanza di mediazione” . Il mediatore familiare professionale, non è né un giudice, né un arbitro, né un avvocato, né uno psicologo/psicoterapeuta, ma è un facilitatore della comunicazione fra le parti, capace di stimolare queste ultime a decidere come rinegoziare le loro relazioni familiari. Dott.ssa M. Cristina Ciambrone». La cittadinanza tutta è invitata a partecipare.
Lucia De Cicco