Forse Chiara e Martina Scarpari da piccine erano le classiche bimbe che, impugnando una spazzola davanti lo specchio, sognavano ad occhi aperti palcoscenici importanti e una calorosa platea. Ora che le bimbe sono un po’ più cresciute e di palchi importanti ed internazionali ne hanno già calcati diversi (dalle prime serate del sabato sera di Rai Uno per “Ti Lascio una Canzone” allo “New Wave Junior” in Crimea), il palco dello Jesc è di sicuro il più importante che ora avrebbero potuto assaporare.
Lo Junior Eurovision Song Contest, conosciuto anche come Junior Eurovision oppure JESC, è una competizione canora di importanza internazionale organizzata ogni anno dall’Unione Europea di Radiodiffusione (EBU) a partire dal 2003; 17 i paesi in gara per una sorta di Campionato Europeo (per usare una metafora sportiva) della canzone, riservato a giovani interpreti dai 10 ai 15 anni provenienti da ogni angolo d’Europa: una competizione – è importante saperlo – dove non si puo’ esprimere alcuna preferenza per il proprio Paese. Il prossimo 21 Novembre a Sofia a rappresentare l’Italia, tornata in gara lo scorso anno trionfando con Tu primo grande amore di Vincenzo Cantiello, ci saranno le sorelle Chiara e Martina Scarpari, 15 anni di Varapodio, Reggio Calabria. Le gemelle Scarpari porteranno la Calabria, oltre che l’Italia, in Eurovisione. Prima di loro lo aveva fatto solo la grande Mia Martina che partecipò all’ Eurofestival “dei grandi” nel 1977 e nel 1992.
A poco meno di un mese dall’evento, fra un impegno e un altro, le gemelle Scarpari rispondono a qualche domanda per i lettori di ottoetrenta.it.
D. Ragazze ci siamo quasi: poche settimane ancora e salirete sul palco di Sofia. Quali sono le vostre emozioni? State per rappresentare l’Italia all’Eurovision, com’è l’adrenalina che sale?
R. Adesso che il tempo stringe e il grande evento si fa sempre più vicino, sale l’ansia e la preoccupazione. Rappresenteremo l’Italia in uno degli eventi musicali internazionali più importanti e conosciuti quindi vogliamo fare bella figura e dare il nostro meglio. Ci stiamo impegnando tanto per arrivare cariche di grinta in Bulgaria. Sicuramente però, insieme alla paura che è normale in questi momenti, siamo felicissime perché si tratta di una grande opportunità per il mostro percorso artistico.
D. L’Italia si presenta a Sofia da campione in carica in virtù della vittoria dello scorso anno. Sentite un po’di responsabilità?
R. Si, la sentiamo parecchio. Ci rendiamo conto dell’importante ruolo che avremo a Sofia: quello di rappresentare il nostro Paese in uno dei contest musicali più popolari del mondo, quindi vogliamo fare bella figura e ci stiamo preparando proprio per questo. Vogliamo rappresentare l’Italia nel miglior modo possibile.
D. “Viva”, il brano con cui gareggerete, è stata scritta da Gigi D’Alessio ma come regolamento anche l’artista deve partecipare alla realizzazione del brano. Voi in che misura avete collaborato?
R. Allora, “Viva” è una canzone che parla della vita, di quant’è bella la nostra età con tutti i piccoli problemi da affrontare e tutte le gioie da vivere. Il brano è stato scritto da Gigi D’Alessio ma anche noi abbiamo collaborato, raccontando le nostre giornate, le cose che ci piace fare. Il passaggio più bello è quello che dedichiamo al nostro caro nonno che purtroppo non c’è più ma che da lassù ci guarda e ci protegge sempre.
D. All’Esc, soprattutto a quello dei “grandi”, c’è una grande cura anche per gli abiti dei cantanti, per la scenografia, per la performance, fino allo staging in generale. C’è qualcosa che potete già anticipare?
R. Sappiamo che dietro l’Eurovision c’è un’organizzazione grandiosa, tutto viene curato nei minimi dettagli. Noi stiamo già girando per scegliere gli abiti e siamo seguite da uno staff della Rai che ci accompagnerà in Bulgaria e curerà la nostra immagine nei minimi particolari. Per quanto riguarda invece la performance e le coreografie, saranno una sorpresa quindi il 21 novembre tutti davanti alla tv.
D. Avete già avuto modo di dar un primo ascolto alle altre canzoni in gara? Quali nazioni secondo voi meglio figureranno?
R. Abbiamo guardato qualche video su youtube e sicuramente ci sono dei ragazzi bravi ma non abbiamo una preferenza. Secondo noi vincerà l’artista che saprà emozionare e arrivare al pubblico con un bel messaggio.
D. Varapodio fin qui vi ha sempre sostenute. Come si stanno preparando i vostri concittadini alla sera del 21 novembre? Porterete o avete pensato a qualcosa per rappresentare la Calabria?
R. Tutto il nostro paese ci ha sempre sostenute con il tifo e con il televoto, fin dalla prima puntata a “Ti lascio una canzone” e certamente anche in questa occasione, pur non potendo votare, faranno il tifo per noi. Non finiremo mai di ringraziare i nostri concittadini ma non solo, la Calabria e l’Italia intera perché abbiamo fans ovunque. Pensandoci, non porteremo nessun oggetto con noi in Bulgaria ma porteremo nel cuore tutto l’affetto e il sostegno delle persone che ci vogliono bene. Sarà questo il nostro portafortuna.
Andreina Morrone