ISOLA CAPO RIZZUTO (KR)- “Nell’era della globalizzazione, la comunità risponde meglio di altri valori e ideali politici ai bisogni umani di “appartenenza”, “identità”, “riconoscimento” e “solidarietà” in una società dominata dall’egoismo, dalla logica contrattuale del mercato e dall’edonismo derivante dal perseguimento di beni materiali, spesso effimeri e contingenti”. Questo uno stralcio della relazione di Spartaco Pupo, professore aggregato di Storia delle dottrine politiche all’Università della Calabria, che ha preso parte al secondo incontro del “Caffè filosofico”, un ciclo di incontri su alcuni tra i più scottanti temi della contemporaneità, che nasce dall’idea del professore dell’Unical, Romeo Bufalo e promosso dalla Miser.Icr, impresa sociale partecipata della Misericordia di Isola Capo Rizzuto, svoltosi a Capo Rizzuto lo scorso venerdì. “Il valore della comunità – ha detto Luigi Rocca, coordinatore didattico del Caffè filosofico – è stato messo pienamente in pratica dalla comunità rosminiana a Isola”. “Questa comunità (micromondo) non si è chiusa a riccio, ma con grande coraggio si è aperta all’esterno (Macromondo) attraverso lo svolgimento di attività spirituali, sociali e culturali”. Una riflessione che si è collegata alla concezione sociologica e filosofica di Robert Nisbet, incentrata sul problema che più direttamente viveva la società americana della seconda metà degli anni ’50 del ‘900 ma che affligge tuttora l’intera civiltà occidentale: la “domanda di comunità”. “Le cause della domanda di comunità – ha spiegato Pupo – che, a distanza di così tanti secoli dalla civiltà medievale, avanza nelle società contemporanee, sono per Nisbet individuabili in quelle «alienazioni sociali» che sono il prodotto della caoticità delle grandi città industriali, della «disorganizzazione sociale» e della cosiddetta «mobilità» che fino a qualche tempo fa era una caratteristica tipica della società nordamericana ma che rapidamente è andata estendendosi in buona parte dell’Europa industrializzata”. “La crisi della società odierna – ha detto ancora Pupo – è legata alla perdita della base di «esperienza umana concreta» che si esprime nel piccolo gruppo spontaneo e che dà l’opportunità all’individuo di autosvilupparsi e soprattutto di non trovarsi disarmato di fronte al potere centrale”. La relazione di Pupo è stata incentrata sull’evoluzione storica dell’ideale comunitario, con riguardo soprattutto al passaggio dalla pre-moderna “comunità di comunità” alla moderna “società di individui”, all’antitesi società/comunità e alle diverse filosofie della comunità affermatesi in Occidente nell’età contemporanea. Il prossimo incontro, dal titolo “Il senso dell’agire politico”, sarà tenuto dal professore dell’Unical Sante Maletta e si svolgerà il 17 gennaio 2014 alle ore 17.00.