Mirto Crosia (Cs)L’ Istituto musicale “Donizetti” di Mirto Crosia, guidato dal direttore Giuseppe Greco, ha proposto un convegno su” L’educazione musicale e la sua funzione come istituzione di stato”. Ampia la partecipazione di pubblico. La platea, composta, anche, da dirigenti scolastici, docenti, maestri di musica, ha seguito con grande interesse i lavori che si sono protratti fino alle 9 di sera. Di ampio spessore culturale le relazioni degli illustri ospiti giunti appositamente nella cittadina ionica. I lavori sono stati introdotti e coordinati dal sociologo e giornalista Antonio Iapichino, il quale ha sottolineato che la musica aiuta l’autostima, favorisce lo sviluppo della fantasia e della creatività, aiuta a socializzare attraverso l’ascolto di sé e degli alti. Il direttore della struttura, Giuseppe Greco, ha detto :«Dal 2006 stiamo portando avanti un progetto che ha determinato la possibilità di fare “gruppo” con tutti coloro che amano la musica». Il direttore inoltre, ha riferito l’esperienza che sta realizzando nel carcere di Rossano, dove,insieme ad alcuni maestri della scuola, si tengono lezioni settimanali ai detenuti, dedicate allo studio della teoria musicale e alla pratica di uno strumento. L’ispettore emerito del Ministro della Pubblica istruzione Università e ricerca, Francesco Fusca, ha tenuto una relazione sull’educazione musicale nella scuola italiana.Durante la manifestazione sono state esposte opere pittoriche e scultoree di due artisti: Anna Manna, pittrice e scrittrice e Marco Carellario, medico di professione e scultore per passione. La dottoressa Manna, ha evidenziato che la musica è un mezzo efficace per favorire la comunicazione. Non ha bisogno di traduzioni per essere capita. E’ uno degli strumenti più potenti per esprimere ciò che si prova. La componente della Direzione nazionale Pari opportunità del Miur, Bruna Filippone, ha relazionato sul tema “La donna e la musica”. Citando il Vasari ha detto che troviamo alcuni riferimenti sulle donne nell’arte. «Uno in particolare dice che la donna è soggetto di ispirazione per il linguaggio dell’arte: mente, corpo, spirito, passione, sentimento, dolcezza, femminilità, amor sacro, amor profano». Il suo intervento è stato un ‘viaggio’ nel vissuto infinito della donna: donna dentro la storia, nel mito, nella leggenda nel meraviglioso linguaggio della musica. Ha fatto cenno alla letteratura egizia, ricca di riferimenti musicali che riguardano le donne. Un riferimento al mondo classico dei greci. Ha citato Platone: “La musica diventa la parte principale dell’educazione perché il ritmo e l’armonia sono particolarmente adatte a penetrare l’animo”. Ha concluso con un ricco excursus, sul rapporto della donna con la musica nel corso dei secoli e delle varie epoche storiche. Il direttore emerito del Conservatorio “Torrefranca” di Vibo Valentia, Antonella Barbarossa ha proposto all’interessata platea una relazione su “Platone promotore di una moderna buona musica nella formazione”.Ha messo in risalto che per Platone, l’educazione musicale è improvvisata per il bambino appena nato. Si tratta principalmente di abituare il bambino a vedere nel bello e nel bene un’unica realtà. A giudizio della Barbarossa «la scuola deve incoraggiare il pensiero, ovvero, la piacevole ricerca della conoscenza e non trasmettere soltanto dati puramente nozionistici».Il ‘Provveditore’ agli studi di Cosenza, Luciano Greco, ha evidenziato che l’Italia ha prodotto eccellenze mondiali nel campo musicale. A suo giudizio a questa disciplina non è stata data l’importanza che merita. Ha messo in evidenza che attualmente le risorse finanziarie non consentono di realizzare delle iniziative che facciano accendere una scintilla fra i giovani. La scuola, che non può e non deve essere ‘noiosa’, deve prendere nella massima considerazione la musica.«Dove c’è la musica», ha detto il dottore Greco, «c’è il seme per un futuro migliore». Al ‘provveditore’ di Cosenza non sono mancate parole di apprezzamento verso l’Istituto musicale “Donizetti” di Mirto Crosia. Durante il convegno vari momenti musicali sono stati curati dal Complesso bandistico “G. Puccini”, diretto dal maestro Salvatore Mazzei.