COSENZA – «La sesta edizione di “Corti Cosenza” è stata esaltante ed emozionante – ha dichiarato il direttore artistico della rassegna Vera Segreti – Abbiamo avuto degli ospiti che si sono confrontati con i nostri ragazzi dimostrando loro disponibilità davanti alle loro tante domande. Sono grata tutti loro, agli alunni e ai docenti delle scuole che hanno partecipato a tutte le nostre attività. Teatro in note vi aspetta ora per nuove iniziative come “L’altra visione festival” e, ovviamente, la settima edizione di “Corti Cosenza”. Ora ci aspettano le premiazioni dei ragazzi che hanno partecipato alle attività di scrittura creativa, cortometraggi e fotografia. Volevo, inoltre, ringraziare i partner istituzionali della rassegna, la Regione Calabria e il Comune di Cosenza, per esserci stati vicino in ogni nostra esigenza e per aver dimostrato che iniziative come questa non hanno colore politico».
«La sesta edizione di “Corti Cosenza” è stata esaltante ed emozionante – dice il direttore artistico della rassegna Vera Segreti – Abbiamo avuto degli ospiti che si sono confrontati con i nostri ragazzi dimostrando loro disponibilità davanti alle loro tante domande. Sono grata tutti loro, agli alunni e ai docenti delle scuole che hanno partecipato a tutte le nostre attività. Teatro in note vi aspetta ora per nuove iniziative come “L’altra visione festival” e, ovviamente, la settima edizione di “Corti Cosenza”».
Prestigiosi gli ospiti della sesta edizione di “Corti Cosenza”
Si è iniziato con la scrittrice e attrice Chiara Francini per poi proseguire con il fondatore della Scuola Holden Alessandro Baricco e poi avanti con la psicoanalista Antonia Guarini, l’attore Salvatore Striano, il cantautore Dario Brunori e Peppino Mazzotta, attore e regista, che ha chiuso gli incontri nella Sala Quintieri del Teatro Rendano di Cosenza.
Anche con il cosentino Peppino Mazzotta i ragazzi di “Corti Cosenza” si sono confrontati con un grande attore che vedono in televisione nel ruolo di Fazio nella fortunata serie “Il Commissario Montalbano”. Ma gli studenti sono andati oltre questo importante ruolo e hanno parlato con Peppino Mazzotta di teatro e della sua esperienza fatta di palcoscenico e cinema. L’attore di Domanico ha risposto a tutte le loro curiosità, snocciolando preziosi consigli sull’arte e sul modo di vivere le esperienze di vita. Sì è parlato inoltre del rapporto fra dipendenza e solitudine, tema alla base della sesta edizione della rassegna.
Vera Segreti su Peppino Mazzotta
«Ritrovo Peppino Mazzotta bravo e splendido come sempre – dice Vera Segreti – è sempre stato una grande persona e un ottimo artista sin da quando studiavamo insieme all’Accademia d’arte drammatica di Palmi. Lo coinvolgeremo sicuramente nelle prossime iniziative di Teatro in note mentre chiudiamo questa edizione di “Corti Cosenza” con le premiazioni degli elaborati di scrittura creativa e con i corti della sezione CinemArt. Si chiudono, quindi, gli incontri con i protagonisti del mondo della cultura ma non il nostro lavoro nelle scuole e con i ragazzi che sono la nostra principale forza».
Territorio e eveti collaterali
Anche per questa edizione “Corti Cosenza” (progetto cofinanziato da Pac Calabria 2014/2020, azione 1, tipologia 1.2), ha deciso di dialogare con i giovani delle scuole cosentine di temi delicati come l’abuso di droghe, di alcol, delle nuove tecnologie, emarginazione e della violenza sulle donne. E lo ha fatto mettendo a confronto grandi nomi del cinema, della musica, del teatro, della narrativa contemporanea e della psicoterapia moderna con i ragazzi.
Nel corso di “Corti Cosenza” è stata inaugurata “Promuovi Cosenza” con la mostra fotografica dagli studenti delle scuole superiori della città e della provincia dal titolo “La città antica e i ragazzi dell’Aipd – Associazione italiana persone sono stati protagonisti di una visita nel centro storico della città. Proprio l’Aipd insieme alla Libreria Mondadori sono stati fra i partner della rassegna che ha avuto il patrocinio della Calabria Film Commission e la collaborazione del Comune di Cosenza che ha fornito la disponibilità del Teatro Rendano.