RENDE (CS) – «Amo la Calabria perché il successo della mia carriera lo devo al grande cantante calabrese, Mino Reitano, che mi ha messo addirittura in casa sua quando avevo bisogno», emoziona così l’intera platea del Cineteatro Garden di Rende, ‘l’imperatrice’ più amata dagli italiani. Cristiano Malgioglio, accompagnato dal suo corpo di ballo, è il protagonista del quinto evento del Rende Teatro Festival curato dalla De.Do Eventi con il patrocinio del Comune di Rende.
La sua entrata in scena è delle più travolgenti: musiche e coreografie che sin da subito mandano in fibrillazione il pubblico già caldo.
«Se non mi aveste accolto così, al terzo brano sarei già andato via», esclama l’istrionico personaggio, autore di testi che hanno fatto la storia della musica italiana, omaggiando anche Mina. Come non ricordare i cult: ‘La mia solitudine’ o ‘Gelato al cioccolato’ scritta per Pupo, «Con cui mi sono comprato casa», ironizza Malgioglio sul palcoscenico. E la discesa dal quel palco è avvenuta in un battito di ciglia: imprevedibile come sempre, Cristiano con i suoi ballerini, scendono in mezzo al pubblico. ‘Danzando, danzando’ come recita uno dei suoi ultimi tormentoni, hanno ritmato la sala da cima a fondo, per poi ritornare effervescenti sulla ribalta del Garden.
Di questo temperamento, l’artista ne ha fatto il suo punto di forza, soprattutto contro ogni opinione omofoba sulla sua sessualità.
«Se non fossi stato così esuberante, adesso sarei già nonno di tanti nipotini – ironizza Malgioglio – mia mamma mi avrebbe voluto padre, ma io indossavo la sua vestaglia con le sue scarpe, cantavo e stavo bene, specie quando ero triste», racconta. Lo spettacolo del ciuffo biondo in vestaglia prima nera e poi rossa, tra canti e balli, diventa racconto di sé. Chi lo avrebbe mai detto. ‘Rapisce’ completamente il pubblico che lo acclama proprio come piace alla ‘regina’: «Sono felice di essere qui anche perché amo il teatro e le piazze. Siete meravigliosi», incalza Cristiano lasciando la scena.