Cristina Donà a Vibo Valentia

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VIBO VALENTIA – Domenica scorsa si è svolto a palazzo Gagliardi il concerto di Cristina Donà, cantautrice lombarda che con la sua esibizione ha chiuso la sezione “Carta Canta” del Tropea Festival.
Presentata dal giornalista Ezio Guaitamacchi – che la sera precedente aveva già dialogato con Niccolò Fabi, nella stessa cornice vibonese – e accompagnata dal musicista Saverio Lanza, la cantante ha allietato spirito e udito dei presenti grazie all’esecuzione di diversi brani. Vasta la scelta dei pezzi, sia originali, canzoni conosciute quali “Stelle buone”, “Goccia” e “Miracoli”, sia cover, con una splendida interpretazione di “Just like you said it would be” di Sinéad O’Connor.
E la stessa Donà, incalzata dalle puntuali domande di Guaitamacchi, ha riconosciuto la O’Connor tra le sue principali ispiratrici, insieme ad altri artisti di notevole calibro quali Bjork  –  nonché autrici come Anne Sexton. In questo senso, non sono mancati apprezzamenti ad altri artisti del panorama contemporaneo, come Elisa – elogiata sopratutto per la sua capacità di crescita artistica.
Interrogata sul rapporto tra la propria musica e la propria identità, ha discusso sull’approccio al pubblico e al proprio modo di essere artista; “la musica è un esercizio di pulizia di sé stessi”, ha significativamente detto la cantautrice di Rho.
Interessanti gli appunti sulla predominanza maschile nel panorama culturale italiano: le donne cantano prevalentemente canzoni scritte da uomini, si dice, e lei stessa a volte si è trovata a chiedersi come mai delle cantautrici potessero aver sviluppato un certo tipo di sensibilità e di testi. “Il problema è che ci si stupisce di fronte all’esercizio intellettuale della donna” conclude la Donà, sottolineando uno dei maggiori condizionamenti che caratterizza la società occidentale, e che ha pesato anche su lei stessa.
La serata è stata caratterizzata da un’atmosfera di intimità e confidenza, grazie sia al contegno della Donà, di Guataimacchi e dell’ottimo Lanza, sia grazie ad un pubblico interessato e caloroso. Una conclusione più che degna per la rassegna di eventi organizzata a Vibo Valentia, iniziativa senz’altro da ripetere.

Francesco Corigliano

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