COSENZA – “Esistono molti modi per fare bene questo mestiere ma una sola è la chiave per essere un conduttore di successo: entrare in empatia con le persone. ” A parlare è Marco Liorni, oggi conduttore molto amato e protagonista de “La vita in diretta”, un tempo, volto scanzonato e rassicurante del Grande Fratello. Da traghettatore di anime a propagatore di verità, quello che si presenta ai ragazzi di NexTv, il progetto di Lucio Presta in collaborazione con Amo Cosenza e il Teatro dell’Acquario che punta a scovare i talenti televisivi del domani, è un uomo dal viso angelico, il sorriso amichevole e l’atteggiamento comune di una persona di famiglia. Il nono professionista scelto da Lucio Presta per raccontare ai giovani cosentini il suo segreto del successo, è mite, riservato, quasi schivo nel parlare di sé e della sua vita privata. Diversamente da chi l’ha preceduto, non fa premesse, né inutili digressioni. A lui interessa raccontare ai giovani, quanto più possibile, quello che vogliono sapere. In comune con chi lo ha preceduto, ha la grande passione per il suo lavoro ma soprattutto la grande professionalità. La stessa che lo fa essere certosino e metodico nel suo lavoro, “quasi come un chirurgo”, sottolinea Presta, e che lo porta a trascurare quella parte leggera e frizzante che potrebbe essere spunto di qualche opportunità in più. Un personaggio che mai come in questa occasione, si rivela prima di tutto una persona in grado di trasmettere serietà e sobrietà, due caratteristiche al di fuori del comune in quelli notoriamente riconosciuti come “divi” dello spettacolo. Mai una parola fuori posto, mai una smorfia, mai un atteggiamento che possa far capire a chi gli si rivolge in modo sbagliato, di essere offeso o peggio ancora adirato. Di lui, racconta Presta, si possono dire solo cose positive. Nato dalla radio, Liorni sbarca in Tv e per sette anni rimane ancorato al personaggio del Grande Fratello. E’ l’uomo della porta rossa, colui il cui sorriso rassicura e fa sentire a casa. Poi, nonostante la difficile decisione di abbandonare quel ruolo troppo invadente, rimane quattro anni lontano dal mondo televisivo. Fino a ritornare, in una nuova veste professionale, a fare ciò che gli riesce meglio: essere una persona seria. “Di quelle che riescono a catturare un target di ampia portata come solo un altro grande della tv riesce a fare”, dice Lucio Presta. Di quelle che sono capaci di pensare alla tv del domani con piglio critico, pur mantenendo in modo assolutamente integerrimo, la posizione per la quale sono stati chiamati a lavorare.
E’ diligente Liorni, anche quando gli si chiede sul serio di polemizzare, sembra utilizzare una certa fatica nel farlo. E riesce, anche in quel caso, a dire la sua in maniera asciutta, elegante, diplomatica, senza scomporsi mai troppo. “Se oggi devo dirvi ciò che davvero manca alla Tv, allora dico: il coraggio. Il coraggio di osare, di cambiare, di interrogarsi di più, di disinteressarsi dei dati commerciali a favore di una televisione che parli del pubblico, al pubblico e per il pubblico e che, quello stesso pubblico lo soddisfi realmente. Spesso chi dirige le televisioni, non sa nemmeno cosa accade all’interno. Non importa nulla a nessuno. L’importante non sembra essere quello di domandarsi di cosa c’è bisogno ma assicurarsi di non perdere ciò che si ha.”. L’ incontro si chiude tra il racconto di sogni e desideri ancora da realizzare, incontri che gli hanno cambiato la vita, spunti per la tv del domani e confessioni sui programmi che avrebbe voluto condurre e che invece altri hanno condotto per lui. Ma, stavolta, a lasciare entusiasti i giovani del Sud non è solo la testimonianza di un loro beniamino, quanto la sorpresa annunciata da Presta. Venerdì 27 novembre, il Teatro dell’Acquario, diventerà palcoscenico dei casting per la prossima edizione di Ciao Darwin. Alle porte aperte alla cittadinanza, si unirà uno spazio, allestito ad hoc, per i ragazzi di NexTv che potranno vedere, per la prima volta dal vivo e in maniera pratica, come quel mestiere si fa e non si spiega. A loro sarà data la possibilità di aiutare, fare domande, intervenire, assistere e prendere nota. Un progetto ambizioso, nato quasi per gioco, che incontro dopo incontro, sta appassionando i ragazzi di una città per troppo tempo strozzata dalle raccomandazioni, le conoscenze, le paure e le poche possibilità. Un progetto che pone i più volenterosi nella condizione di farsi conoscere per quello che realmente sono in grado di pensare, di fare e di inventare, al di là delle loro possibilità economiche o di quelle possibilità che, grazie all’aiuto di altri, possono raggiungere nella vita. Un progetto nel quale stanno investendo speranze ed entusiasmi che, si spera, porti presto qualcuno di loro a trasformare il sogno in una vera realtà.
Lia Giannini
Ph: Andreina Morrone