COSENZA – Archiviata l’esperienza che ha visto protagonisti dal 7 al 22 dicembre gli artisti di strada, BoCs Art torna a far parlare di sé. Avrà un sapore internazionale il programma delle residenze artistiche BoCs Art targato 2018, segno tangibile di quel fermento culturale e artistico che anima la città bruzia. «Una sfida amministrativa e progettuale, un progetto unico che si trasforma nei contenuti. Siamo onorati di poter contare sulla presenza e sul sostegno di Giacinto Di Pietrantonio, neo curatore delle residenze artistiche BoCs Art. Un progetto multiculturale che aprirà i battenti il 17 maggio e che quest’anno coinvolgerà quattro Università: l’Università Statale di Milano, l’Università Orientale di Napoli, l’Università della Calabria e l’Università Lumumbashi del Congo», dice il dirigente al ramo Cultura Giampaolo Calabrese. Sul Congo, i cui artisti saranno impegnati in un programma ricco di incontri dal 17 al 31 maggio, fa il punto della situazione il professore Rosario Giordano: «In Congo è in atto una crisi di cui si parla poco. Il progetto “Vivere sulla soglia” non sarà solo arte, verranno raccontate storie di migrazione e mobilità». A giugno la residenza artistica si trasformerà in un luogo di produzione teatrale ospitando la compagnia che debutterà al teatro “Bellini” per il “Napoli teatro festival” portando in scena “Sogno di una notte di mezza estate” che verrà replicato il 15 luglio a Cosenza. Idee chiare e progettualità sono i punti di forza del professore Di Pietrantonio che ha spiegato, nel corso della conferenza stampa organizzata nel BoCs Art museum, di volersi trasferire a Cosenza. «Quando sono venuto a Cosenza ho visitato i box, ritengo che siano dei luoghi straordinari, unici al mondo» , dice Giacinto. Un atteggiamento utopico, proprio come quello dell’illustre filosofo brutio Tommaso Campanella, «per uscire dalla crisi attraverso progetti che guardano al futuro», prosegue. Partirà il 19 giugno la prima residenza firmata Di Pietrantonio che vedrà protagonisti gruppi di artisti, a cui farà seguito una seconda residenza che partirà il 12 luglio e che vedrà di Di Pietrantonio affiancato da quattro giovani curatori che avranno il compito di scegliere quattro artisti (altri 4 artisti verranno scelti da Di Pietrantonio). Un programma multidisciplinari che punta a coinvolgere il territorio e i cittadini attraverso workshops diretti a studenti e cittadini. Non solo arte, anche l’affascinante mondo della scrittura farà capolino «attraverso un progetto di scrittura in autunno che vedrà protagonista Tommaso Pincio. Il mese di dicembre sarà sotto l’impronta natalizia, spetterà infatti agli artisti creare opere che saranno esposte dall’otto dicembre al sei gennaio». Estende i confini aprendosi alla cittadinanza l’ambizioso progetto di Di Pietrantonio: «Con le opere realizzate dagli artisti vorremmo creare un museo diffuso, l’idea è individuare famiglie che per alcuni giorni dell’anno saranno custodi delle opere». Insignita del premio “Smart communities” allo Smau di Napoli, questo «esperimento di contaminazione culturale che ha proiettato Cosenza in un contesto che esce dai confini nazionali- come ricorda il sindaco Mario Occhiuto-, è un’esperienza che non si può fermare. La presenza del curatore sarà un’occasione importante per la città. Mi auguro che il percorso sia lungo».
Rita Pellicori