Di Canti e di Storie, premi a Moffa e Muratori

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Bilancio largamente positivo per la prima edizione del Premio e della rassegna Di canti e di storie che, promossi dal GAL Savuto con la direzione artistica di Squilibri, si ripromettevano di sostenere la ripresa a narrare in musica la realtà attorno a noi, secondo la vocazione più profonda della grande canzone d’autore italiana, seguendo due diverse modalità di azione: portare in scena alcune delle espressioni più rilevanti della canzone italiana, favorendo dialoghi e scambi tra generi e generazioni diverse, e sostenere allo stesso tempo le opere di autori esordienti o cosiddetti emergenti contraddistinte da questa vocazione al racconto. Le attese non sono andate deluse e il pubblico che, numeroso, ha partecipato ai diversi appuntamenti in programma, dalle presentazioni dei libri ai concerti, ha potuto appezzare il lento dipanarsi, ora in voce ora in musica, di un suggestivo e coinvolgente racconto corale sul nostro presente. In particolare, Peppe Voltarelli, i Tetes de bois e Carlo Muratori assieme ai loro ‘ospiti’ Otello Profazio, Dario Brunori, Alessio Lega e Lucilla Galeazzi hanno dato una superba prova delle molteplici espressioni della canzone d’autore italiana, evidenziando anche la disponibilità al dialogo e al confronto tra artisti accomunati da sensibilità e talento. Entusiasmanti in questa direzione i duetti improvvisati, con ironia e sarcasmo, da Voltarelli con Profazio attorno a una Calabria eternamente eguale a se stessa, e di grande intensità il confronto che i due hanno avuto con le scolaresche di Mangone e Rogliano il giorno dopo il concerto. Di raffinita eleganza il concerto dei Tetes de bois che, con una sapiente orchestrazione di suoni e canti, hanno riproposto il loro ultimo omaggio a Leo Ferré, per il quale hanno vinto l’ultima edizione del Premio Tenco. Carlo Muratori con Peppe Voltarelli, Lucilla Galeazzi, Alessio Lega e Andrea Satta dei Tetes de bois.
Nell’ultima giornata della rassegna è stato designato il vincitore del Premio, Giuseppe ‘Spedino’ Moffa, scelto dalla Giuria nella rosa dei finalisti con non pochi “tormenti” trattandosi di opere tutte meritorie. Pur apprezzando molti degli inediti candidati al Premio, la Giuria sezioneha ritenuto invece di non includerne nessuno tra i candidati alla vittoria finale, auspicando che per le prossime edizioni del Premio possa prevedersi un’apposita. A sorpresa, non solo dell’interessato ma degli stessi enti promotori, la Giuria ha deciso, all’unanimità, di assegnare il Premio alla carriera a Carlo Muratori per le sue capacità compositive e interpretative nonché per il suo straordinario talento musicale di cui il cantautore siciliano ha dato una superba riprova nel suo concerto, presentando in anteprima nazionale il suo ultimo lavoro, Sale, in uscita a fine mese. Altrettanto calorosa l’accoglienza del pubblico a Forever Young, l’omaggio in musica a Neil Young, con il quale si era aperta la serata, ad opera di Dario Costa, Massimo Garritano e Gianluca Veltri.
Il degno sigillo all’intera iniziativa è stata l’esaltante esecuzione di Amuri amuri per voce e chitarra di Carlo Muratori al quale si sono presto aggregati Peppe Voltarelli, Lucilla Galeazzi, Andrea Satta dei Tetes de bois, Alessio Lega e, tra la sorpresa generale, anche Lucia Nicoletti, presidente del GAL Savuto, visibilmente soddisfatta degli esiti più che lusinghieri di pubblico e critica della manifestazione. La scommessa sua e di tutta la direzione del GAL può ritenersi vinta: grazie anche alla risonanza avuta sugli organi di informazione nazionali, Di canti e di storie si è rivelato un efficace veicolo di promozione delle bellezze del Savuto.

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