ASCOLI PICENO – Per i gestori delle nostre librerie gli ebook sono un tabù. Sdoganati all’ingresso i gadget di varia natura, magari i cd musicali, gli indumenti o l’angolo bar, nulla che apparentemente possa “nuocere” al bene primario – i libri – per quel che riguarda altri tipi di “ospiti” ovvero i cugini digitali della carta stampata, la situazione è un tantino diversa. In Italia, nessuna eccezione esclusa, pochissime sono le librerie che hanno trascinato l’ebook fuori dal commercio online, per farne contenuto proprio; seppur sia appurato che i libri digitali non si vendono solo online, negli “ebook store” e le librerie classiche, molto spesso librerie dalla tradizione cinquantenaria, non vendono solo libri e riviste di carta.
Il matrimonio tra il libraio e il digitale, esiste, eccome e per raccontarvelo abbiamo deciso di interpellare uno dei personaggi di spicco nel panorama della distribuzione nazionale, anche se farlo ci è è costato fare “qualche chilometro”. Stiamo parlando di Giorgio Pignotti, direttore della storica libreria Rinascita di Ascoli Piceno, tempio della lettura situato nel centro cittadino del capoluogo marchigiano, che oltre a vantare un ampio e fornito catalogo e una serie di servizi da fare invidia al migliore book cafè d’Italia, da anni lavora per migliorare il ventaglio di prodotti offerti ai lettori: impegno che già da qualche anno l’ha fatta approdare all’ebook. “La libreria Rinascita nasce nel 1976 nel cuore di Ascoli; quasi da subito, quando gli affari hanno cominciato a prendere consistenza, abbiamo sentito la necessità di dotarci un sistema gestionale per il nostro catalogo; ragion per cui già negli anni ’80 ancor prima del boom dei pc e dell’informatizzazione di massa, abbiamo sviluppato su DOS un sistema di gestione del singolo titolo, altamente innovativo per quel periodo“. Il signor Pignotti si riferisce a MacBook, il gestionale oggi leader in Italia che fu per l’appunto sviluppato dalla società Rinascita Informatica che oggi serve più di 500 librerie sparse in tutta Italia (Calabria compresa), offrendo diversi servizi automatizzati per la gestione del catalogo della libreria. Ma l’avanguardistico lavoro di Rinascita Informatica non si fermava al gestionale: “nel 1996 abbiamo dato vita al primo ecommerce italiano (Edit) che metteva in rete i titoli disponibili nella rete di librerie agganciate al sistema MacBook; un’esperienza allora senza pari: eravamo i corrispettivi italiani di Amazon e Barnes & Noble. Oggi Edit non esiste più: al suo posto Rinascita.it.”
L’avventura della Libreria Rinascita con gli ebook avviene qualche anno più tardi, con l’accordo stipulato nel 2011 con uno dei maggiori distributori di contenuti digitali del territorio nazionale: “per l’accesso al catalogo ebook ci affidiamo già ai maggiori distributori di ebook italiani, Book Republic, Edigita e Mondadori, e adesso siamo anche in contatto con Stealth” ci rivela il signor Pignotti. “Acquistare gli ebook presso la nostra libreria – e presso tutte quelle che fanno parte della rete di MacBook e vogliono offrire ai propri clienti questo servizio (nda) – è molto semplice: come per qualsiasi altro titolo in cartaceo, si può richiedere ai nostri librai di compiere una ricerca per titolo e, una volta trovato, pagare comodamente in contanti alla cassa per poi ricevere l’ebook nella propria casella di posta.”
Chiediamo al sig. Pignotti quali siano i vantaggi e – se ci sono – gli svantaggi che comporta vendere ebook nella propria libreria e la sua risposta si rivela essere il vero fulcro dell’intera intervista: “Il libraio ha il compito di offrire un servizio ai propri clienti che sono alla ricerca di contenuti: che questi vengano veicolati su carta o in digitale, è indifferente ai fini di quello che è il nostro compito. La libreria, non è un mercato, ma un luogo di accoglienza, ove i lettori possano sentirsi a proprio agio e possano trovare soddisfatti i propri bisogni: se un lettore cerca un libro e noi non l’abbiamo su supporto cartaceo, possiamo farglielo avere in ebook, andando incontro alle sue esigenze“. Ma allora, ci chiediamo, perché la pratica di vendere gli ebook in libreria è ancora così poco diffusa? “Molti dei miei colleghi rimangono ancora fermi all’idea – sbagliata – che l’ebook sia un nostro nemico e che prima o poi ci seppellirà. Definirei questo atteggiamento come paura, ma intesa come scarsa conoscenza del prodotto; invece è sufficiente pensare al commercio dell’ebook come a un ‘ampliamento dei servizi offerti alla clientela’.”
E i lettori? “I lettori accolgono di buon grado la presenza di questo servizio innovativo: vengono in libreria sapendo che troveranno quello che cercano, che sia in cartaceo o in digitale.”
Quanto ancora dovremo aspettare prima che gli addetti al settore acquisiscano la medesima consapevolezza in merito allo status dell’ebook? E quanto ancora prima che trovare l’ebook in libreria faccia parte della quotidianità?Forse meno di quanto ci aspettiamo.
Giovanna M. Russo