Esercizi di Resistenza etica. A Roccella la 7a edizione della Scuola estiva di alta formazione filosofica

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ROCCELLA JONICA (RC) – La Scuola Estiva di alta formazione in filosofia “Giorgio Colli” di Roccella Jonica è ormai una realtà saldamente radicata nel territorio, che ogni anno richiama l’interesse di centinaia di persone provenienti da tutta Italia. Esercizi di resistenza etica. Come attraversare il deserto [LINK: http://www.filosofiaroccella.it/scuola-estiva/programma-2016-e-info] è il titolo della VII edizione che andrà in scena dal 18 al 23 luglio 2016 e che promette avvincenti riflessioni sull’intreccio tra etica, politica ed economia in un’epoca in cui i confini che distinguevano i tre campi appaiono offuscati e sempre più si sente l’esigenza di rintracciare nuove regole e nuove pratiche di vita associata. Seguendo il rito che coniuga mare e pensiero, condivisione e domanda, filosofi, studiosi, studenti, artisti e cittadini si confronteranno con relatori di livello internazionale. Da Remo Bodei (dell’Università di Los Angeles), direttore della Scuola insieme con Giuseppe Cantarano (Università della Calabria), a Paolo Vinci (Università “La Sapienza” di Roma), da Luciano Canfora (Università di Bari) a Donatella Di Cesare (Università “La Sapienza” di Roma) e Aldo Schiavone (Istituto italiano di Scienze Umane): questi i protagonisti che animeranno le giornate roccellesi, attraverso le lezioni mattutine e i dibattiti pomeridiani e serali. Anche quest’anno l’Associazione Scholé, che progetta e organizza la Scuola, mette a disposizione dodici borse di studio al fine di agevolare la partecipazione a studenti e laureati in filosofia, la scadenza per la presentazione delle domande è il 25 giugno prossimo: qui [LINK: http://www.filosofiaroccella.it/scuola-estiva/borse-di-studio/item/418-scuola-estiva-2016-bando-borse-di-studio] trovate tutte le informazioni necessarie. Un’importante novità lanciata nelle scorse settimane da Scholé consiste nella campagna di raccolta fondi a sostegno della Scuola Estiva, che è e non vuole smettere di essere viva e autonoma e perciò l’associazione chiede un aiuto, un gesto di solidarietà dal basso che possa permettere di continuare a fare l’impossibile.

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