FalsoMovimento Evento Speciale: NOTTE SCONFINATA. Una maratona Ai confini della realtà.

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“C’è una quinta dimensione oltre a quelle che l’uomo già conosce. È senza limiti come l’infinito, è senza tempo come l’eternità. È la regione intermedia tra la luce e l’oscurità, tra la scienza e la superstizione, tra l’oscuro baratro dell’ignoto e le vette luminose del sapere. È la regione dell’immaginazione, una regione che potrebbe trovarsi Ai confini della realtà”.
La voce fuori campo sembrava recitare una formula magica mentre da una nebulosa reticolare si snodavano paesaggi irreali e metafisici puntualmente culminanti in un cielo stellato oltre il quale non sapevamo se ad attenderci fossero meravigliose scoperte o terrificanti minacce.
Nei primi anni sessanta, il sabato italiano prevedeva in seconda serata, dopo il consueto varietà, un appuntamento attesissimo ed irrinunciabile, quello con la serie americana Ai confini della realtà, probabilmente la migliore di sempre, di certo quella divenuta più cult tra cineasti, cinefili ed appassionati di fantascienza. La sua fortuna duratura è dovuta a quella generazione che per prima è cresciuta con la televisione, ovvero quei bambini che riuscivano a rimanere svegli fino a tardi, per eccezionale concessione dei genitori, rimanendone indelebilmente affascinati ed atterriti.
Quanti volessero riprovare quelle emozioni indimenticabili, un blend sapiente di irrefrenabile curiosità e stupefazione mista ad una angoscia sottile e persistente, potranno tuffarsi in una full immersion accorrendo all’imperdibile appuntamento fissato per venerdì 28, a partire dalle ore 16, al Teatro Comunale di Rovito e intitolato per l‘appunto “Notte sconfinata. Una maratona Ai confini della realtà” a cura di Ugo G. Caruso e Lucio Montera. La kermesse, ospitata dal cineforum Falso Movimento, prevede una selezione di quattordici episodi per sette ore di proiezione realizzata dal Movimento Telesaudadista, un sodalizio culturale che ha sede a Roma e che ha come fine la riproposizione e l’approfondimento del vecchio patrimonio televisivo degli anni del bianco e nero. Già autori di una lunga e apprezzata maratona su Carosello, replicata proprio a Rovito l’anno scorso, Caruso e Montera hanno compiuto un’operazione filologica, certosina e raffinata con cui intendono ripresentare ai loro spettatori un’antologia del serial nella versione originale sottotitolata in italiano, reintegrata delle spiritose presentazioni del suo ideatore, Rod Serling, a suo tempo tagliate dai dirigenti Rai nella versione italiana, nonché dei trailer degli altri programmi trasmessi dal network CBS, delle anticipazioni del prossimo episodio e finanche gli spot pubblicitari che come poche altre cose danno un’idea esatta dell’America di quegli anni. Sarà dunque come fare un salto all’indietro nel tempo, tornare ad un momento cruciale della società americana, quella a cavallo tra la fine degli anni cinquanta e la prima metà dei sessanta, l’epoca d’oro della tivvù americana, oltre che un periodo tante volte raccontato dalla letteratura e dal cinema.
La serie il cui titolo originale era The Twilight Zone – un’espressione in uso nel gergo aeronautico per intendere il momento che precede l’atterraggio in cui l’orizzonte svanisce – fu ideata appunto dallo scrittore e produttore televisivo Rod Serling, un ebreo americano di idee spiccatamente liberal che si avvalse di un pool di autori validi ed affiatati quali Richard Matheson, Charles Beaumont, George Clayton Johnson, Earl Hamner Jr. e Montgomery Pittman. Infatti nei 156 episodi trasmessi nell’arco di cinque stagioni sono condensate tutte le ansie, le inquietudini, le manie della società americana dell’epoca: la guerra fredda, la paura della bomba all’idrogeno, le ferite della recente guerra di Corea, il maccartismo, le insidie di un consumismo ogni giorno più invadente, i limiti dell’uomo di fronte ad una scienza sempre più pervasiva, le incognite della corsa allo spazio, gli UFO, l’esistenza di altre vite oltre la nostra galassia, i salti spazio-temporali, i cambi di dimensione. I vari episodi, nella forma del racconto breve, narrano storie verosimili e proprio per questo inquietanti in cui la condizione umana viene spesso rappresentata da un’angolazione paradossale e grottesca.
Nella serie compaiono inoltre celebri star del cinema accanto ad attori ed attrici di belle speranze che lo sarebbero diventati di lì a poco: Buster Keaton, Ida Lupino, Richard Conte, Lee Marvin, Steve Cochran, Peter Falk, Robert Redford, Vera Miles, Burt Reynolds, Charles Bronson, Martin Landau, Denis Hopper, Telly Savalas e perfino Leonard Nimoy e William Shatner, futuri interpreti di Star Trek. Il record delle presenze spetta di diritto al bravissimo Burgess Meredith, protagonista dell’episodio più ricordato, quel Tempo di leggere che decretò l’improvvisa impennata della serie negli ascolti, fissandone la cifra stilistica originale nuova e soprattutto inconsueta.
Le emozioni non mancheranno di certo, tanto più che come garantiscono i curatori, ciascuno finirà col ritrovare in un episodio o nell’altro il proprio incubo ricorrente, la causa di ansie e fobie e comprenderà qualcosa in più di se stesso rintracciandone l’origine proprio Ai confini della realtà.

La maratona sarà divisa in due tranches intervallate da un break di circa un’ora in cui i partecipanti potranno rifocillarsi presso il punto ristoro.

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