VIBO VALENTIA – Un pomeriggio ricco di presentazioni e dibattiti a Vibo Valentia per il Festival Leggere&Scrivere. Dopo l’inaugurazione con il presidente del Senato, Pietro Grasso, la kermesse si è spostata a palazzo Gagliardi con tanti ospiti illustri. Luciana Capretti, scrittrice e giornalista del Tg2, ha presentato nella sala A dello storico edificio vibonese il suo ultimo libro La «Jihad» delle donne. Il femminismo islamico nel mondo occidentale (Salerno, 2017), una lettura del mondo arabo accattivante e differente. “Bisogna far conoscere l’Islam pacifico ed inclusivo – spiega Capretti durante l’incontro a Leggere&Scrivere 2017 – Non vi fate raccontare che il Corano obbliga le donne a indossare il velo. È opportuno infatti riconoscere anche la subalternità della donna nella religione cattolica”. Al racconto di Capretti hanno partecipato molti studenti e la giornalista Rai si è concentrata sull’importanza centrale che può ricoprire il dialogo nella società occidentale e moderna. Tanti ospiti ancora hanno caratterizzato il pomeriggio della kermesse vibonese targata Sistema Bibliotecario Vibonese, da Davide Giacalone con il suo saggio Viva l’Europa viva (Rubbettino, 2017) alla conversazione sulle terme romane – da poco restaurate – di Curinga. Poi è stata la volta dell’anteprima nazionale per Attenti al Sud(Piemme, 2017), il libro scritto dallo scrittore calabrese Mimmo Gangemi insieme a Pino Aprile, Raffaele Nigro e Maurizio De Giovanni. In contemporanea a palazzo Gagliardi, fulcro del festival, il giornalista Serafino Paternoster ha presentato il volume Le Città invincibili. L’esperienza di Matera 2019 (Universosud, 2017) insieme al direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, Gilberto Floriani, e al direttore del comitato Matera 2019, Paolo Verri. Un confronto operativo focalizzato sul tema della cultura, e delle politiche europee al suo sostegno, partendo dall’esperienza condotta da Verri per la candidatura della città dei Sassi a Capitale della cultura europea nel 2019. L’intenso pomeriggio del Festival Leggere&Scrivere si è concluso con l’intervista del giornalista Aldo Varano al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, alla quale erano presenti le massime cariche istituzionali locali. Perché è difficile cambiare la Calabria? «La Calabria ha bisogno – ha detto il presidente Oliverio – di un nuovo protagonismo civico per garantire il processo di cambiamento in atto. Il Cantiere Calabria che abbiamo tenuto nelle scorse settimane ha segnato un punto di svolta nell’approccio e nella comunicazione che ne è seguita ed ora sarà seguito dal mio viaggio nei territori, per dare continuità ed impulso ai lavori del Cantiere e per l’avvio di specifici laboratori che vedranno la partecipazione di tutti gli attori dello sviluppo, società, imprenditori, mondo dell’università e delle professioni, associazionismo e sindacati».
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