CATANZARO – Domani, giovedì 18 settembre alle ore 18 s’inaugura, nella sede del MARCA di Catanzaro, Fuori Confine, una mostra che ha l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sulle più innovative esperienze artistiche del territorio. L’esposizione, organizzata dalla Provincia di Catanzaro in collaborazione con la Dena Foundation for Contemporary Art, a cura di Alberto Fiz e Serena Carbone, sarà visibile fino al 26 ottobre.
L’iniziativa, che sarà illustrata alla stampa nel corso di una conferenza che si terrà sempre domani al MARCA alle ore 17, nasce dalla collaborazione tra il MARCA e la Dena Foundation for Contemporary Art, in seguito della III edizione della Borsa di studio all’estero per giovani artisti calabresi all’Omi International Arts Center nello stato di New York, vinta da Laura Stancanelli. La collaborazione tra le due istituzioni ha rappresentato in questi ultimi anni un’ opportunità per la formazione e la crescita di artisti di talento, che hanno avuto la possibilità di mettersi in luce sia in un contesto internazionale particolarmente stimolante e recettivo, come quello americano, realizzando un progetto site-specific, sia nella loro regione all’interno del museo attraverso una mostra scientificamente rigorosa.
“La valorizzazione dei giovani talenti presenti nel territorio – afferma Wanda Ferro, commissario straordinario della Provincia di Catanzaro – era uno degli obiettivi più ambiziosi che il MARCA si era posti e sono orgogliosa che sia stato raggiunto attraverso un impegno costante della Provincia di Catanzaro. Del resto, le mostra dell’ultimo biennio lo confermano con evidenza.”
E Giuliana Setari, presidente della Dena Foundation ribadisce: “La nostra istituzione ha coltivato, negli ultimi quattordici anni, l’interesse per gli artisti emergenti dell’Italia centro-meridionale e il partenariato avviato col MARCA è stato, certo, tra i più felici e soddisfacenti”.
Nel 2013 era stata Microcosmos a stimolare il dibattito intorno ai giovani talenti, quest’anno è Fuori Confine in cui oltre alla vincitrice, sono presenti anche gli altri due finalisti: Silvia Pujia e Sebastiano Dammone Sessa.
I giovani creativi sono tutti residenti nella provincia di Catanzaro, realtà particolarmente favorevole per l’affermazione dei nuovi linguaggi e in costante crescita grazie alla presenza del MARCA, ma anche dell’Accademia di Belle Arti e del Parco Internazionale della Scultura.
Le ricerche dei tre artisti, nello loro specificità espressive, appaiono di notevole attualità e come afferma Alberto Fiz, direttore artistico del MARCA, “lo sguardo trasversale consente di deviare dal percorso ordinario per aprire nuove prospettive attraverso una visione allargata, fuori confine, che non ammette steccati ma prevede interferenze,corrispondenze, instabili equilibri.”
Sono, infatti, gli spazi e la rappresentabilità dei confini umani ad essere indagati, con mezzi e sensibilità differenti.
L’installazione ambientale Listening Room di Laura Stancanelli si struttura come una “camera d’ascolto” nell’interieur del museo. Un luogo intimo, chiuso, protetto, ma al contempo instabile e precario vista la non integrità delle pareti, dove si intreccia il racconto di una, cento, mille storie. Così, la Stancanelli risponde alla solitudine e all’isolamento dei nostri tempi, con un lavoro che mette in relazione, individui diversi magari sconosciuti, ma che hanno solo bisogno di ascolto.
Silvia Pujia presenta in duo con Maria Teresa Zingarello A-POLIDI. Acquae et igni interdicti, una performance pensata e realizzata per l’occasione a Catanzaro, nel Parco della Biodiversità Mediterranea, l’8 settembre 2014 e riproposta in due video nella mostra al MARCA. Dentro un triangolo di sale (rappresentato anche all’interno dello spazio museo) si induce alla vicinanza un gruppo di “apolidi”, persone prive di cittadinanza ma anche “abitanti” dei vari SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) situati nella regione. L’azione consiste in uno svestirsi simbolico dello status di “cittadinanza” all’interno del triangolo che delimita una zona franca in cui è possibile la dichiarazione di apolidia.
Sebastiano Dammone Sessa espone, infine, Gironi, frutto della ricerca degli ultimi anni esposti a Roma nel 2013 per la prima volta. In questa serie la materia, alleggerita dalla staticità del reale, si sgancia definitivamente dalla parete e conquista l’ambiente, consegnando all’esperienza una costruzione spaziale a vocazione plastica. Gironi richiama la discesa agli inferi di dantesca memoria, in quanto nell’azione di limatura, regolarizzazione della forma, assottigliamento della materia, si riconosce il gesto dell’artista che solo con la manualità e l’esperienza riesce ad arrivare, a manipolare l’elemento di partenza per trasformarlo definitivamente e solo così compiere un’operazione catartica.
Info:
Fuori confine, Catanzaro, MARCA
a cura di Alberto Fiz e Serena Carbone
18 settembre-26 ottobre 2014
MARCA
Catanzaro
Via Alessandro Turco 63
da martedì a domenica 9,30-13; 16-20,30;
chiuso lunedì Ingresso: 3 euro; tel. 0961.746797
info@museomarca.com/ www.museomarca.info
Ufficio Mostre-Settore Cultura Provincia di Catanzaro tel. 0961.84721-0961.84724