Gli orchestrali di Aldo Brizzi a lavoro per l’atteso concerto di Gilberto Gil

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REGGIO CALABRIA – Proseguiranno fino a stasera al Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza le prove dell’Orchestra di musicisti calabresi, docenti di vari Conservatori e licei musicali della regione, che accompagneranno il mito Gilberto Gil, la Banda Cortejo Afro e le voci liriche del Nucleo dell’Opera di Bahia, nello spettacolo evento “Preludio”, ideato e diretto dal direttore d’orchestra e compositore Aldo Brizzi,  che si terrà il prossimo 5 novembre alle 21 al Teatro Cilea di Reggio Calabria. Sarà l’unica tappa europea dell’eccezionale tour che, oltre a Reggio,  toccherà Londra, Helsinky e Basilea, per chiudere nel 2018 il Carnevale di Salvador di Bahia. Lo spettacolo è uno degli eventi più attesi di “Fatti di Musica Brasil”, sezione internazionale del festival diretto da Ruggero Pegna, in collaborazione con “Alziamo il sipario” del Comune di Reggio e la Regione Calabria. Le prove degli orchestrali al Conservatorio di Cosenza sono dirette dallo stesso Aldo Brizzi, arrivato in Calabria per l’occasione, assistito dal docente dell’istituto Francesco Perri, che ha selezionato i vari musicisti: Paolo Bennardo, tromba, Gianluca Bennardo, trombone, Andrea Affardelli, tuba, Vincenzo Baldessarro, contrabasso, Claudio Comito, flauto 1, Giuseppe Santelli, pianoforte, Flaminio Marino, tromba, Pasquale Pecora, clarinetto 1, Paola Troiano, flauto 2, Pasquale Allegretti Gravina, violino. Per Gilberto Gil, con i suoi 11 dischi d’oro, 5 dischi di platino, più di 5 milioni di copie di dischi vendute, è un  nuovo straordinario progetto artistico. La grande musica e la cultura del Brasile tutta in una notte, tra samba, afropop brasiliano, ritmica afro-baiana, le voci liriche dell’Opera di Bahia  e i suoni dell’ Orchestra. Le scenografie sono di Alberto Pita, fondatore del Cortejo Afro, design dei costumi Afro di Rosangela Nascimento, produzione generale di Renata Campos. Fondato nel 1998 a Salvador (Bahia), il Cortejo Afro è il gruppo che riassume tutta l’eleganza e la forza della ritmica afro-baiana, protagonista di ben diciannove edizioni del Carnevale di Salvador .

Lo stesso Brizzi ha presentato così lo spettacolo.

«E’ un progetto che unisce la magia della musica brasiliana ai massimi livelli (Gilberto Gil), la forza ipnotica delle percussioni afro brasiliane con i percussionisti del Cortejo Afro, il gruppo più trendy di Salvador Bahia, la bellezza di voci liriche brasiliane (le quali sanno benissimo come porre accenti e inflessioni popolari dove necessario) con il Nucleo de Opera da Bahia e una piccola orchestra (Mediterranea) che risulta, dal suono che emana, quasi un’orchestra sinfonica. Ci sono due momenti distinti: i grandi classici di Gilberto Gil come Domingo no parque, Super-homen, Eu vim da Bahia, Toda Menina baiana, etc. e la sua rivisitazione di No woman no cry di Bob Marley con una veste innovatrice e sorprendente. Nel secondo momento presenteremo in anteprima dei brani da un’opera che con Gil stiamo scrivendo a quattro mani e che sarà presentata in prima a Rio de Janeiro nel settembre 2018, per poi girare in tour in Europa nel 2019. Si tratta di una vera e propria opera “in forma di canzone popolare brasiliana”, con libretto di uno dei padri della Tropicalia, Rogerio Duarte e tratta della storia degli amori di Krishna e Radha. Inoltre presenteremo anche brani dall’opera Treemonisha, di Scott Joplin, la prima importante opera di un compositore afro-americano che il Nucleo di Opera di Bahia ha presentato nella forma integrale nella mia nuova orchestrazione in Brasile. Qui Gilberto Gil apparirà in una veste assolutamente inedita: canterà un ruolo di un’opera afro-americana del 1911 a ritmo di ragtime. Per questo il tour si chiama “preludio”. E’ il preludio a ciò che seguirà»

«E’ certamente – aggiunge Ruggero Pegna – un evento unico, per dimensioni e progetto, per una tipologia di pubblico variegata, dai curiosi sulle novità del campo dell’opera agli amanti della musica brasiliana, soprattutto agli amanti della bella musica tout court. E, peraltro, è una data unica in Italia!».

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