Il fumettista Cortez all’Unical

0
1479

ARCAVACATA (CS) – Luigi Corteggi, in arte “Cortez”, uno dei mostri sacri del fumetto, sarà ospite domenica prossima, alle 10,30, del museo dell’ambiente “Rimuseum” dell’Università della Calabria.
A dare il benvenuto all’illustre artista, saranno il Rettore, Gino Mirocle Crisci, la responsabile del RImuseum, Vittoria Carnevale, e la dirigente dell’Istituto Magistrale Statale, Licei “Tommaso Campanella” di Belvedere Marittimo, Maria Grazia Cianciulli, istituto dove “Cortez” sarà impegnato lunedì 3 febbraio.

Luigi Corteggi è un pittore, illustratore, grafico pubblicitario diplomato all’Accademia di Brera, che ha esordito nel campo dei fumetti all’inizio degli anni ’60. Dopo i primi contatti con l’Editrice Universo, per la quale nel 1961 ha disegnato  il fumetto umoristico Banana e Penny, nel 1965 viene assunto dall’Editoriale Corno, dove curerà la grafica di tutte le pubblicazioni creando marchi e testate.
Dietro un portamento squisitamente serafico, caratterizzato da un aplomb da gentiluomo inglese (con l’immancabile pipa in bocca), si cela un artista dotato di grande personalità, simpatia, umanità e di una modestia rara in personaggi del suo calibro che, unita alla naturale disponibilità verso gli altri, lo porta a dedicarsi anche all’insegnamento delle tecniche fumettistiche nelle scuole.
Viene considerato dalla critica specializzata il più famoso Art Director del mondo del fumetto italiano.
Ha disegnato dapprima alcune storie di Maschera nera per poi iniziare l’avventura di Kriminal e Satanik, due mitici personaggi del genere “nero” all’italiana creati da Magnus e Bunker, che lo hanno proiettato definitivamente nell’olimpo dei grandi illustratori. Dopo averne inventato i logo e disegnato alcuni episodi, ha realizzato centinaia di copertine di queste due serie che sono diventate esse stesse, al di là degli albi, magnifici e ricercati “oggetti” da collezione. Ha collaborato in seguito come disegnatore e inchiostratore anche ad altri personaggi come Gesebel e Alan Ford, del quale ha realizzato anche le prime dodici copertine. Infaticabile ed eclettico si è occupato  dell’impaginazione di tutte le testate della Corno (Eureka, Andy Capp ecc…) trovando il tempo di dedicarsi inoltre alla realizzazione del personaggio di Thomas (da un proprio soggetto western del 1969), di cartoline umoristiche, di lavori grafici per riviste, enciclopedie e pubblicazioni scientifiche senza tralasciare l’amore primario verso la pittura. In seguito, all’arrivo dei supereroi della Marvel dall’America ne ha curato tutte le testate italiane.

Nel 1975 ha lasciato la Corno ed è entrato  alla Bonelli Editore come Direttore Artistico con il compito di controllare tutto, dalla parte tecnica (montaggi, impianti tipografici, impaginazione di caratteri e testi, correzione di bozze e di disegni) a quella più squisitamente creativa (grafica generale, lettering, cover, marchi) fino al delicato compito di gestire i contatti con i giovani disegnatori, potenziali promesse del futuro. Ha curato inoltre la nascita della Collana America e di Un uomo un’avventura e disegnato alcune decine di copertine per Il piccolo ranger. Nel 1976 ha anche collaborato con Il Giornalino creando magnifiche illustrazioni di carattere spaziale e pubblicato  Meteor con la Mercury mettendo a frutto la propria passione per l’astronomia. Nel 1980 ha disegnato L’astronave perduta uno degli ultimi albi della Collana Rodeo unico racconto di fantascienza della serie. Nel 1981 ha creato  il Benigni a fumetti. Sua l’ideazione dei logo di tutte le pubblicazioni della Bonelli (Zagor, Il Comandante Mark, Nathan Never, Nick Raider, Mister No, Dylan Dog, Martin Mystere, Ken Parker ecc… ) oltre al famoso Tex Willer a cui ha donato  un’eleganza grafica mai raggiunta prima nel fumetto. Dopo aver fatto esperienze nel campo informatico e realizzato disegni e ambientazioni per moltissimi videogiochi, ha continuato  a coltivare la passione per la pittura e l’illustrazione esponendo i suoi lavori storici. È a tutt’oggi una delle colonne portanti e insostituibili della mitica Casa di via Buonarroti .

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here