COSENZA – Giovedì 27 febbraio alle ore 21 nella Sala Chopin del negozio di strumenti musicali De Luca (v. Panebianco, 248) è in programma Signore e Signori….Lelio Luttazzi!, un incontro ideato e condotto da Ugo G. Caruso, storico dello spettacolo, che ha concepito un tributo affettuoso, vario ed articolato all’artista triestino scomparso nel 2010 ma soprattutto originale, come vedremo, grazie ad un inusuale taglio tematico. La serata, organizzata dalla Libreria Mondadori di Cosenza, avrà luogo sotto le insegne del Movimento Telesaudadista, un sodalizio culturale fondato a Roma da Caruso nel 1999 che si propone lo studio e la riproposizione del grande patrimonio televisivo classico, per intenderci, quello degli anni del bianco e nero. Ed infatti l’idea di un omaggio telesaudadista a Luttazzi risale già a molti anni fa. Caruso ne parlò due volte di persona col diretto interessato che con la consueta modestia, pur dichiarandosi molto lusingato e perfino sorpreso, contrappose un cortese ma fermo diniego, non avendo al tempo ancora smaltito del tutto la forte ritrosia per le occasioni pubbliche. Di certo Luttazzi apprezzerebbe l’omaggio preparatogli a Cosenza e ciò aumenta il rimpianto di non aver potuto godere a suo tempo della sua presenza a Roma in veste di ospite d’onore. Protagonista indimenticabile dello spettacolo italiano per la sua personalità eclettica, Luttazzi fu jazzista, compositore, attore, entertainer di rara eleganza sia nelle vesti di conduttore radiofonico che in quelle di presentatore televisivo per il suo lessico forbito e quel modo naturale di indossare lo smoking ma, come abbiamo scoperto da poco, fu anche scrittore di talento. Proprio partendo da questo spunto la serata avrà un taglio particolare che la differenzierà dalle tante iniziative susseguitesi fin qui senza posa in tutta Italia dopo la morte dell’artista, principalmente per impulso della Fondazione Lelio Luttazzi, fortemente voluta dalla vedova Rossana Moretti, instancabile animatrice di premi, mostre e concerti dedicati al marito. Grazie a lei dagli archivi del maestro sono miracolosamente emerse partiture per film e commedie musicali, incisioni cadute nell’oblio e persino un film, L’illazione,”riesumato” solo due anni fa. Tra questi inestimabili rinvenimenti c’era pure un romanzo, scritto molti anni prima, nel periodo di depressione seguito alla nota disavventura giudiziaria che lo colpì e lo fece precipitare in quella che lui chiamava la sua lunga fase di oblomovismo. Se a quell’assurda vicenda che lo segnò profondamente aveva già dedicato un libro pubblicato dalla Rizzoli, Operazione Montecristo che meriterebbe una ristampa, l’altra sorprendente prova narrativa, L’erotismo di Oberdan Baciro è ora edito da Einaudi con successo di critica e di pubblico. Scritto durante una vacanza a Tellaro su incoraggiamento di Mario Soldati che per l’occasione gli prestò la sua Adler è un romanzo di formazione palesemente autobiografico, in cui si coglie l’ inevitabile eco della narrativa triestina e una forte influenza del bildungroman di matrice mitteleuropea ma che al contempo guarda alla tradizione letteraria libertina. Ne parlerà Pino Sassano della Libreria Mondadori, dialogando con Caruso. Ad immergerci nelle pagine più esilaranti ci penserà il noto attore Giovanni Turco. Il libro che può essere letto anche come un apologo tragicomico racconta le disavventure di un bambino poi adolescente, riconoscibilissimo alter ego dell’autore, alla perenne ricerca di esperienze intime col gentil sesso nell’opprimente atmosfera della Trieste fascista degli anni trenta. Richiamandosi a queste tematiche che ci rivelano un Luttazzi inusuale, seppure nient’affatto in contrasto con l’uomo di spettacolo a tutto campo che siamo soliti ammirare, Caruso insieme al suo coautore abituale, Lucio Montera, ha compilato una curiosa antologia che contrappunterà tutta la serata dal titolo Lelio e le donne. Adottando questa chiave di interpretazione, nuova ed inconsueta, rivedremo molte memorabili performances televisive del presentatore-musicista, letteralmente elettrizzato dalla presenza delle sue seducenti partners in quei strepitosi varietà che tutti ricordiamo, da Studio Uno a Teatro 10, da Doppia coppia a Ieri e oggi. Eccolo allora, di volta in volta, accanto a Mina, alle Gemelle Kessler, a Sylvie Vartan, a Jula De Palma e Lisa Gastoni, oppure nei caroselli per la Singer in duetto con Renata Mauro. E se non bastasse in brevi clip tratte dai film da lui interpretati in coppia con Lea Massari o Monica Vitti, Silvana Mangano o Sandra Milo. Naturalmente un ruolo importante spetterà alla musica. A riproporre al pianoforte alcuni dei più popolari brani del repertorio luttazziano ( Il giovanotto matto, Souvenir d’Italie, Vecchia America, El can de Trieste, Una zebra a pois) sarà il maestro Raffaele Borretti, formatosi sulla scia di quella generazione che scoprì e si innamorò del jazz quando la musica “ negroide e giudaica” era stata messa al bando dal regime fascista, Kramer su tutti e poi, Luttazzi appunto, i Cetra, Trovajoli, Piccioni, Umiliani, Ortolani, Cerri, Sellani, Bertolazzi, Calvi, come pure Carosone, Buscaglione, Arigliano, Bruno Martino e tanti altri. Ad arricchire questi momenti musicali con tutta la sua verve e il suo swing ci sarà pure il gruppo vocale femminile The Flappers. C’è altro da aggiungere per descrivere un evento piccolo ma prezioso che si preannuncia imperdibile?