Il maestro Luca Ferrara dirige l’Orchestra del Teatro Rendano nel “Barbiere di Siviglia”

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COSENZA – Ultimi giorni di prove al Rendano in vista della prima de “Il Barbiere di Siviglia” che venerdì 21 novembre alle ore 20:30, aprirà la stagione lirico-sinfonica dell’istituzione culturale cosentina. L’Orchestra del Rendano sarà diretta per l’occasione dal maestro Luca Ferrara, già sul podio del teatro di tradizione cosentino diversi anni fa. Il maestro Ferrara, tra i collaboratori più assidui del “Rossini Opera Festival”, proviene dal Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro dove è docente di direzione d’orchestra e nel quale dirige l’Orchestra della stessa istituzione musicale pesarese. «L’Orchestra del Teatro Rendano – afferma il maestro – è uno dei momenti importanti del nuovo corso impresso dal direttore artistico Parisi. Secondo me è la via maestra da percorrere in una regione come la Calabria che ha assolutamente tutte le carte in regola per esprimere una propria orchestra che sia qualcosa di più di una situazione estemporanea o un’agenda telefonica di riferimento da consultare alla bisogna». Poi spiega il fascino dell’opera: «“Il Barbiere di Siviglia” è una delle quattro o cinque opere perfette. Faccio fatica a trovare altre opere perfette, soprattutto perché non c’è un attimo di stanca, neanche un attimo. Il Trovatore pur essendo bellissima, non è un’opera perfetta, perché pur essendo un’opera in cui i momenti di stanca sono rarissimi, però ci sono. “Barbiere” è come “Carmen” o “Traviata”. Sono pochissime le opere di fronte alla quali il pubblico alla fine va via con un pizzico di appetito. Se poi si pensa che l’ha scritta un ragazzo molto giovane (Rossini all’epoca aveva ventiquattro anni) è ancora più sbalorditivo. I personaggi sono tracciati in modo straordinario da subito. Naturalmente quando un compositore si appoggia su una storia di grande qualità, un bel pezzo del lavoro è fatto. È un’opera che rappresenta la sua poetica a 360 gradi».

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