“Il martinello rampante” del maestro Marco Papa, una scultura di pane in onore di San Francesco

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Paola ( Cs) – La Commissione VI Centenario dalla nascita di San Francesco di Paola presenta presso la casa natale del Santo – l’opera dell’Artista Marco Papa “Il Martinello Rampante”. Marco Papa, di origini marchigiane, si esprime in ambito artistico ricorrendo sia alle tecniche più classiche, come scultura, disegno e fotografia, sia a quelle multimediali come video, istallazione e performance. Papa si confronta da sempre con materiali e linguaggi diversi, riflette sui fenomeni sociali contemporanei e forma una propria iconografia della vita. In occasione dei 600 anni dalla nascita di san Francesco di Paola, Marco Papa si lascia ispirare dal famoso miracolo dell’agnellino Martinello. Martinello, compagno inseparabile del santo, viene sgozzato e mangiato da alcuni operai impegnati nella costruzione della chiesa di Paola; la sua pelle e le sue ossa vengono gettate nella fornace della calce. Ma, sopraggiunto il santo, l’agnello riappare al richiamo di Francesco, uscendo dalle fiamme sano e in vita e, come era solito fare, va a prendere il cibo dalle sue mani. Nella realizzazione dell’opera l’artista si sfida nell’utilizzo dei materiali, acqua e farine del territorio, con il supporto delle maestranze locali, dando vita ad una scultura di pane a rappresentare un agnello che si eleva sulle zampe posteriori nella classica posa da animale rampante.  L’opera è disposta su una lunga pala in legno di faggio a mezz’aria. In questo modo l’artista costruisce un allusivo confronto tra l’agnello Martinello, fatto rivivere da san Francesco di Paola, e l’immagine dell’agnello, sgozzato e rampante, del libro dell’Apocalisse, «un Agnello, in piedi, come immolato» (Ap 5,6) simbolo di Cristo, vittima pura e innocente, e del suo sacrificio martiriale a favore dell’umanità. E utilizzando il pane rimanda anche al senso sacramentale dell’agnello. Cristo, Pane eucaristico, è infatti l’agnello pasquale immolato, che fa rivivere il memoriale della Pasqua alla comunità che si raduna per la santa cena: «Beati gli invitati al banchetto di nozze dell’Agnello!»(Ap 19,9). Il progetto, unico nel suo genere per l’arte contemporanea, si inserisce in un percorso più ampio costruito intorno alla figura del Santo, patrono della Calabria, con la mostra presentata presso la Galleria Nazionale  di  Cosenza a Palazzo Arnone che ha visto  esposte opere dei massimi artisti dal ‘500 al ‘900, da Ribera a Finoglio fino ai Cosentini Monzini e Salfi e al ‘900 con Rotella, appartenenti alla collezione Bilotti. Partendo dalla “Rotella Gigantea” dell’artista calabrese Mimmo Rotella, Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, ideatore del Progetto, ha coinvolto più di 30 artisti nazionali e internazionali (tra cui Andrea Aquilanti,   Davide D’Elia, Bizhan Bassiri, Francesco Clemente, Giuseppe Gallo, Giovanni Gasparro, Gianfranco Grosso, Serafino Maiorano) in un percorso di riappropriazione delle espressioni culturali della Calabria, proponendo un’attenta e puntuale riflessione attorno alla figura, al culto e alla devozione del Santo paolano. Un progetto che parte dalla storia di un uomo che ha sempre affascinato il mondo dell’arte fondendovisi, non è infatti da dimenticare che il secondo nome di Picasso era Francesco di Paola. Obiettivo, la riappropriazione, attraverso l’arte contemporanea, degli elementi più significativi della nostra tradizione, il recupero dei valori reali tra spiritualità, religione, storia, iconografia, leggenda e miracolo. L’opera di Papa resterà in mostra presso il Palazzo della Provincia di Cosenza, per poi essere presentata all’interno della collettiva nelle città di Napoli, Roma e Parigi.

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