Pianista, tastierista, compositore, arrangiatore ed anche qualcosa di più.
Il giovane musicista cosentino Mario De Lio sta aspettando da tempo la sua grande occasione che ora potrebbe essere in dirittura d’arrivo. A patto che, finalmente, il difficile mondo della musica leggera riesca ad accorgersi di lui e del suo talento. Un talento che la Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta dal consigliere comunale Claudio Nigro, ha voluto sottolineare dedicando a De Lio una delle sue sedute volte a riconoscere le potenzialità degli artisti locali. Relatore della proposta di ospitare in commissione Mario De Lio è stato il consigliere Mimmo Frammartino che ha illustrato il percorso artistico del musicista cosentino.
E’ l’aria di famiglia che gli ha fatto respirare musica a pieni polmoni. E Frammartino ha, in un puntuale amarcord, ripercorso con la memoria le gesta musicali del nonno del giovane compositore, quel Mario De Lio senior che, insieme a Mario Lombardi e Franco Mazzitelli, diede vita allo storico “Trio folk calabrese” e che fu autore di “U’ baruni mitrullu”, commedia in vernacolo che può essere considerato un vero e proprio cult del genere.
“Lo Spirito Santo, il quartiere abitato storicamente dalla famiglia De Lio – ha ricordato Frammartino – ha da sempre rappresentato una fucina di musicisti o aspiranti tali. Il giovane Mario De Lio è, infatti, figlio e nipote d’arte, segno che buon sangue non mente. Ed anche Gianfranco De Lio, il padre di Mario, non è estraneo agli ambienti musicali cosentini.”
I sogni di Mario De Lio sono abbastanza ambiziosi; dirigere l’Orchestra del Festival di Sanremo e realizzare un musical, con artisti tutti calabresi e di Cosenza, dall’orchestra al corpo di ballo, dai cantanti agli attori, alle maestranze.
Il progetto è già pronto. Un musical sull’emigrazione, dal titolo “Fratelli d’Italia, ma figli di Calabria”. Mancano, però, i fondi, ma sia Mario che il padre Gianfranco non demordono. Quel musical s’ha da fare!