MENDICINO (CS) – Un sogno carezzato a lungo. Un sogno divenuto realtà. In presenza di cittadini, autorità politiche, religiose e curiosi accorsi, è stato inaugurato il teatro comunale di Mendicino. Dopo il taglio congiunto del nastro- da parte del sindaco di Mendicino Antonio Palermo e del Presidente della Regione Mario Oliverio- e la benedizione da parte di don Enzo Gabrieli, l’ingresso nella struttura . Una sala divenuta buia, un palcoscenico reso inaccessibile allo sguardo dal sipario chiuso,lasciano trapelare i versi tratti da Ordine n°2 all’armata delle arti di Vladimir V. Majakovskij letti dagli attori della compagnia teatrale di Cosenza “Porta Cenere”, Mario Massaro e Elisa Ianni Palarchio. Poi, il sipario finalmente si apre e inizia la breve performance musicale a cura di Emanuela De Zarlo all’arpa, Angela Intrieri al flauto e Elisa Brown artista mendicinese che si esibisce sulle note di “Beautiful that way” brano interpretato da Noa per il film “La vita è bella” di Roberto Benigni premiato con quattro premi Oscar nel 1999. Un sindaco visibilmente commosso sale sul palco per ringraziare i presenti, i membri della vecchia amministrazione comunale che avevano lanciato l’idea del teatro comunale ora realtà grazie ai fondi Por Calabria Fesr2007/2013 relativi agli “interventi di restauro, adeguamento e qualificazione delle sedi e delle attrezzature destinate ad attività teatrali”. Presente il Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao che , dopo i saluti istituzionali, si cala nei panni di postino per consegnare ad Antonio Palermo il documento che attesta il conferimento del titolo onorifico di Città a Mendicino. «Bellezza e cultura sono il tratto distintivo della nostra Calabria. Mendicino questa sera è il capoluogo regionale della cultura-dice Antonio Palermo. La filanda, il museo dinamico della seta, palazzo Campagna sono solo alcuni dei luoghi di cultura di Mendicino. A questi si aggiunge il teatro comunale che vuole essere una casa in cui ospitare le compagnie teatrali, un palcoscenico su cui sperimentare la creatività, un punto di approdo». « La Calabria- incalza Mario Oliverio – è una regione con un patrimonio enorme, un patrimonio che non sempre prevale sugli stereotipi che si proiettano all’esterno. È meritoria questa iniziativa perché il teatro è cultura e la cultura, in questo mondo globalizzato è condizione di crescita ed espressione del territorio». «Un altro tassello è stato posto per la crescita della comunità, un teatro di cui essere fieri- confessa l’assessore ai lavori pubblici Francesco Gervasi- per due motivi: l’adesione ad una politica green, il rifiuto della cementificazione e la riqualificazione di un bene pubblico esistente (lo stabile era una scuola media, che ora è sede del teatro e del Centro SPRAR che presto avrà una nuova sede) da un lato; e l’investimento nella realizzazione di un teatro dall’altro. Realizzare un teatro significa gettare i semi della cultura per raccogliere progresso e civiltà». Uno spazio rinnovato dotato di tutti i confort a pochi passi da Cosenza, un fiore all’occhiello delle serre cosentine affidato alla direzione artistica della compagnia teatrale “Porta Cenere” che ne ha curato il progetto e che, dalla settimana prossima gestirà lo spazio attraverso una programmazione artistica, teatrale e musicale in fase di programmazione. « Il teatro- scriveva Victor Hugo- non è il paese della realtà : ci sono alberi di cartone, palazzi di tela, un cielo di cartapesta, diamanti di vetro, oro di carta stagnola, il rosso sulla guancia, un sole che esce da sotto terra. Ma è il paese del vero: ci sono cuori umani dietro le quinte, cuori umani nella sala, cuori umani sul palco». E cuori umani sul palco e in sala ce ne sono stati stati davvero tanti.
Rita Pellicori