Il sangue rosa. La strage delle donne: terzo incontro all’Istituto Tecnico di Rende

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RENDE (CS) – Domani 18 Febbraio 2014, presso l’auditorium dell’Istituto Tecnico Economico Statale “Cosentino” di Rende (CS), alle ore 10.00, si terrà uno degli incontri previsti dal progetto formativo “Il sangue rosa. La strage delle donne”, promosso dal Prefetto di Cosenza. Un’idea nata da Cinzia Falcone, presidente dell’A.N.I.M.E.D. (Associazione Nazionale Interculturale Mediterranea), in seguito al convegno organizzato nello scorso mese di giugno presso il salone di rappresentanza del Comune di Cosenza, dopo la tragica scomparsa di Fabiana Luzzi, la studentessa di Corigliano, assassinata dall’ex fidanzato. L’iniziativa che coinvolge ben 16 istituti scolastici, individuati nell’ambito della Provincia di Cosenza, la cui fase formativa è realizzata dallo staff dell’Animed con la collaborazione di esperti, nonché delle Forze dell’Ordine, inaugurata lo scorso 9 dicembre presso l’Istituto Tecnico “Luigi Palma” di Corigliano Calabro (CS), ha meritato il riconoscimento del Ministero dell’Interno attraverso la pubblicazione dell’articolo “A Corigliano Calabro la violenza contro le donne si combatte tra i banchi di scuola”, visibile sulla stessa home ministeriale. Inserito nel contesto dell’ampio programma “Giovani e legalità” (un percorso educativo atto ad intervenire con efficacia sulle tematiche legate alla diffusione della legalità nelle scuole), “Il sangue rosa”, rappresenta una valida strategia d’intervento mirata a sensibilizzare e coinvolgere una vasta ed eterogenea gamma di utenti in termini di età (studenti tra i 14 e i 18 anni e docenti), di estrazione sociale, appartenenza religiosa, grado d’istruzione e orientamento sessuale. La cultura alla non violenza e al rispetto delle regole su cui si fonda la società, sono alcuni degli obiettivi che verranno discussi durante l’incontro moderato dalla giornalista Francesca Porco a cui prenderanno parte i referenti promotori dello stesso, il Capo Servizio di Gazzetta del Sud, Arcangelo Badolati, il presidente dell’Animed, Cinzia Falcone, il Prefetto Gianfranco Tomao e il Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, il colonnello Giuseppe Brancati. Imparare a superare gli stereotipi di genere partendo proprio dalle scuole è il primo passo per formare i giovani e scuotere le loro coscienze.

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