LAMEZIA TERME (CZ) – Il 23 aprile, come accade ormai da quasi vent’anni, tutto il mondo letterario festeggia la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, evento che si avvale del patrocinio dall’UNESCO e finalizzato, in primis, alla promozione della lettura. Quest’anno il nostro Paese si accinge a celebrare la giornata dei libri con un’iniziativa ideata dall’Aie che sta già facendo proseliti in tutto il web: #ioleggoperché. In altre parole, lettori ‘forti’ che regalano libri a non-lettori o lettori ‘deboli’.
Il progetto è semplice, ma la mission è tra le più complicate soprattutto in un Paese come l’Italia che negli ultimi due anni, dal 2013 al 2014, ha visto scendere la quota di libri acquistati dal 43% al 41,4%. Insomma, una perdita immane. Ma a fronte di questo dato affatto edificante, l’Istituto nazionale di statistica ha altresì rilevato che “i ‘lettori forti’, cioè le persone che leggono in media almeno un libro al mese, sono il 14,3% dei lettori, una categoria sostanzialmente stabile nel tempo”. Proprio a questi lettori, a coloro che frequentano le librerie con assiduità, l’Aie ha deciso di chiedere la collaborazione trasformandoli in ‘messaggeri’ di letture.
In sostanza, l’iniziativa, pur nascendo social, ha l’ambizione di concretizzarsi in una diffusione capillare, da nord a sud dell’intera Penisola, di titoli in versione cartacea. Libri e lettori saranno pertanto i protagonisti del 23 aprile 2015, giorno in cui centinaia di lettori ‘forti’ distribuiranno libri ad altrettanti lettori ‘deboli’. Più della metà degli italiani legge poco o non legge affatto, così l’Aie intende stimolarli e avvicinarli al tesoro che solo un libro può far scoprire. Lettori di ogni età potranno registrarsi sul portale dell’iniziativa (www.ioleggoperché.it) e associarsi alla libreria più vicina che li fornirà di libri da distribuire a titolo gratuito nella Giornata del libro. In tutto vi saranno in circolazione 240.000 volumi che i lettori cosiddetti ‘appassionati’ dovranno portare in dono ai ‘futuri’ lettori. Per l’occasione è stata creata un’apposita collana denominata appunto #ioleggoperché.
L’evento è stato promosso a tappeto su tutti i social network; parallelamente i diversi enti culturali dislocati in tutto il territorio nazionale organizzeranno incontri per dar voce all’iniziativa e il vero e proprio grande evento #ioleggoperché verrà diffuso in diretta televisiva nazionale.
Per comprendere meglio il modo in cui è stata recepita l’iniziativa, abbiamo fatto visita a una dei tanti librai aderenti al progetto. Siamo stati a Lamezia Terme, dove abbiamo incontrato Valentina Curatolo, titolare di una delle librerie della città. La
nostra chiacchierata informale ha portato a galla non sono i pregi dell’iniziativa Aie, ma anche quelli che a parere della libraia possono essere considerati dei punti deboli. Pur riconoscendo il modello innovativo di promozione social adottato dall’Aie, Valentina sottolinea che sarebbe stato altresì opportuno appoggiare i diversi enti culturali nella promozione dei rispettivi eventi. “L’iniziativa si basa molto sui social network, perché il messaggero può raccogliere dei punti accedendo tramite i diversi network ai quali è registrato. La questione è che se si promuove un cartaceo non ci si può limitare alla rete. Bisogna comunque affiancare una promozione diretta fatta di eventi. Questa iniziativa permette di pubblicizzare il proprio evento, ma non dà alcun sostegno quando si tratta di organizzarlo. E si consideri che promuovere gli eventi non è facile, soprattutto per le piccole realtà come la nostra: gli autori non vengono con facilità, la maggior parte delle volte bisogna pagarli o rimborsare comunque le spese”. La libraia lametina ha in ogni caso ribadito l’importanza di un’iniziativa simile, che in Italia non s’è mai vista. Valentina ci ha anche spiegato il ruolo delle librerie in queste progetto, un ruolo che potrebbe sembrare marginale, ma che in realtà rappresenta l’essenziale punto di congiuntura senza il quale nulla di quanto programmato dall’Aie potrebbe verificarsi. La libreria sarà il “punto di appoggio per i messaggeri che ritireranno i libri da regalare. Le librerie si limitano a rifornire i cosiddetti lettori forti. Saranno poi questi ultimi ad andare in giro a convincere i lettori deboli. Ecco, un’altra cosa positiva è che comunque si andrebbe a coinvolgere in una comunità social chi già legge e frequenta le librerie”.
Dunque, le premesse sono certamente positive, sebbene non pochi accorgimenti permetterebbero di migliorarle. Ora la palla passa ai lettori ‘appassionati’, che dovranno registrarsi sul sito, scegliere la libreria di riferimento e impegnarsi a distribuire i libri dove vogliono e a chi vogliono. Buon lavoro e… buone letture!
Daniela Lucia