MENDICINO (CS) – Ci sono tradizioni che resistono al tempo. Si ripropongono più belle, vive e fungono da collante di un popolo. È tutto questo la sacra rappresentazione “Juovi Santu” che ha dato lustro alla città di Mendicino che da oggi può fregiarsi dell’onorificenza di “Città della Passione”. Nella nuova sala consiliare, al cospetto di cittadini e autorità civili e religiose, si è tenuta la cerimonia di ufficializzazione dei premi ricevuti in occasione del “30° Noto eventus praesepium meeting 2017″ tenutosi a Noto il 9 e 10 dicembre. Ad essere giudicati, nella città sicula, sono stati i presepi e le sacre rappresentazioni della Natività e della Passione provenienti da tutta Italia. Custodi e testimoni di una tradizione risalente alla fine del 1800 ritornata in tutto il suo splendore, grazie alla pervicacia di Antonio Catalano, nel 2014 dopo anni bui, alcuni rappresentanti dell’associazione “Juovi Santu” , «nata- come ricorda il presidente Antonio Perricone- un anno fa per coinvolgere in modo maggiore la popolazione e le associazioni presenti sul territorio partendo da un rapporto “privilegiato” con le istituzioni ecclesiastiche e civili», hanno presieduto alla due giorni a Noto dove hanno fatto incetta di premi. «Ci troviamo qui per riunire una comunità e festeggiare i premi vinti a Noto»,esordisce il vice presidente dell’associazione “Juovi Santu”, Pierpaolo De Salvo.
I PREMI
«Sono orgoglioso di aver portato Mendicino in giro- esordisce emozionato il presidente dell’associazione “Juovi Santu”, Antonio Perricone. A Noto abbiamo vinto tre premi: premio “Miglior caratterizzazione vernacolare; diploma d’onore di conferimento alla “Migliore Passione Vivente a livello internazionale” “quale straordinario spaccato di celebrazione di fede popolare, animato da amore e fedeltà alle fonti antiche scritturali e della tradizione, rivissuto e messo in scena in luoghi della memoria nel rigoroso rispetto dei testi antichi in vernacolo calabro”e il premio internazionale di storia e tradizioni locali “Historiae Populi” “per lo straordinario impegno nella tutela e conservazione di un vero e proprio ‘teatro all’aperto’ , attuato con l’amore e la fedeltà alle fonti antiche, scritturato ed apocrifi, della Passione di Cristo, rivissuto ed interpretata in luoghi della memoria della città di Mendicino, col rigoroso rispetto dei testi vernacolari locali e della tradizione orale sacra , con scene antiche cruente ispirate ai fatti della Passione, inscritto in una sapiente valorizzazione del Borgo antico. Il dramma sacro vivente, Juovi Santu, è uno straordinario spaccato di fede viva del popolo , autentica immagine completa , armonico e vivente della Passio Cristi” che ha permesso la proclamazione con atto ufficiale del titolo di “Città internazionale della Passio Cristi”. Mi ha fatto piacere ricevere un premio per i mistieri, canti vernacolari unici che ci hanno fatto vincere il premio di storia e tradizioni locali “ Historiae Italie” per la migliore caratterizzazione letterario-vernacolari di testi antichi della Passio Cristi “per aver saputo conservare inisme al Popolo di Mendicino, i testi antichi recitativo di una magnifica e coinvolgente sacra rappresentazione dei Santi Vangeli della Passio Cristi, Juovi Santu, eccezionale dramma sacro popolare di altissima Valenza teologico- spirituale, socio-culturale, etnografico, demologica e valoriale umana e cristiana , attuata con certosina cura dei particolari e con impegno corale e professionalità tecnico- scenografica in occasione delle festività pasquali 2017″. « Una iniziativa fortemente identitaria, un segnale positivo per una comunità che ha deciso di sopprimere “Io” in favore del “Noi” – dice entusiasta il sindaco Antonio Palermo-. Grazie per averci fatto vincere questi bei premi». Un vero e proprio marketing territoriale per la comunità mendicinese che custodisce gelosamente l’antica tradizione della rappresentazione della Passio, «focus della vita di Gesù, un momento di incontro di tutto il popolo, un’unione che permette ad un paese di risollevarsi» , dice don Gino Gulizia. La consegna al primo cittadino dell’attestato del titolo di “Città internazionale della Passio Cristi”, delle targhe e degli attestati a chi ha collaborato e vissuto con impegno e senso di appartenenza questo spaccato di fede, ha concluso un pomeriggio all’insegna del senso di unione e di appartenenza. I classici due giorni della rappresentazione arricchiti dai testi scritti da Antonio Catalano, e un incontro per ricordare Antonio Catalano fanno presagire giorni pregnanti di ricordi e tradizioni da trasmettere alle generazioni future.
Rita Pellicori