L’8 marzo alla Biblioteca Nazionale il vernissage della mostra di Gianfranco Mascelli

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COSENZA – Sarà inaugurata giovedì prossimo, 8 marzo, alle ore 17,00 , alla Biblioteca Nazionale di Cosenza, la mostra “Materia e Trasparenza” dell’artista romano Gianfranco Mascelli, curata da Enzo Le Pera. Patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Cosenza, dal Mibact e dalla Biblioteca Nazionale, la mostra resterà aperta fino al prossimo 22 marzo e sarà visitabile, dal lunedì al venerdì, dalle 9,00 alle 13,00, e, nella giornata di sabato, dalle 9,00 alle 13,00.
Al vernissage dell’8 marzo previsti, alla presenza dell’artista, gli interventi del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, della direttrice della Biblioteca Nazionale Rita Fiordalisi, del curatore della mostra Enzo Le Pera e del critico e storico dell’arte Erminia Turilli.
 

Chi è Gianfranco Mascitelli

Gianfranco Mascelli inizia a dedicarsi alle Arti Visive nel 1960, a 16 anni, con una pittura fortemente orientata verso l’Espressionismo Tedesco, ma il suo carattere d’indipendenza lo porta a forme sempre più abbreviate, dai forti contrasti di luminosità già tendenti all’astratto: pochi colori, masse solide nei colori, comprese le parti solidificate sulla tavolozza.
Nel 1976 formulerà, con Viria Donadei, le linee dello “Strutturalismo”. Un’analisi che escluderà tutte le sovrastrutture da ogni concetto. Ne formulerà il Manifesto in occasione della prima mostra del 1977 alla quale ne seguiranno altre. Con lo Strutturalismo, Mascelli chiuderà nel 1982 con l’ultima mostra degli elaborati grafici negli USA.
Con l’esercizio della riflessione, riprende il lavoro nel 1991 con la tradizionale pittura ad olio, ma presto la sua indole di sperimentatore lo porterà ad esaminare ulteriori elaborazioni. E’ la volta dei tessuti con i quali fino al 1995 abbraccerà una densa attività alla quale dedicherà, nei soggetti, l’esito di ogni avvenimento della cronaca, con un’impronta critico-politica.
Dal 1996 la sua ricerca sconfina sulle materie più diverse, quali sabbie di diverso colore, catrame, cementi e soprattutto il vetro, come interprete principale, assoluto protagonista nella scultura e complementare nella pittura dove, con frammenti, articola una nuova immagine, astratta e policroma.
Da teorico dell’Arte ha collaborato negli anni ’70 con “L’Eco della Critica” e “La Comunicativa” e, attualmente, ha una sua rubrica, “Art’è” sul mensile “Lo Strillo”.

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