CERISANO (CS) – La comicità sociale di Giobbe Covatta strappa applausi e aiuta a riflettere. Nel borgo antico di Cerisano l’attore partenopeo porta in scena la sua “Divina Commediola”, tra gli appuntamenti di maggiore interesse dell’ampio cartellone del Festival delle Serre di Cerisano. Uno spettacolo divertente, inserito in quel filone tematico agganciato a Napoli e alle capitali del Mezzogiorno, in grado di suscitare risate a tratti dal sapore agrodolce e di scuotere le coscienze sull’emergenza umanitaria che affligge le popolazioni africane.
Il monologo di Covatta non annoia, al contrario. Il tempo scorre rapido mentre la sua figura da santone si muove tra la lavagna ed il leggio, regalando battute a tratti anche improvvisate, a tratti sorprendenti, sempre efficaci, in grado di mantenere alta l’attenzione del nutrito pubblico e di regalare sorrisi e convinti consensi. Sullo sfondo i diritti negati, il dramma della denutrizione, della mancanza d’acqua, della povertà nel tentativo, riuscito, di utilizzare l’arma dell’ironia per diffondere la cultura dell’uguaglianza e del rispetto.