La mostra di Bonalumi sulle pagine del Corriere della Sera

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CATANZARO – Agostino Bonalumi e la mostra che sarà inaugurata sabato al Marca conquistano l’apertura della pagina culturale del Corriere della Sera.

“Ogni cosa è arte se sfugge alla banalità” è il titolo dell’intervento, riportato dal Corsera, con cui Agostino Bonalumi, muovendo una critica alla globalizzazione e al nichilismo, s’interrogava sulla contemporaneità. Una visione, quella di Bonalumi, che trova spazio nella mostra curata da Alberto Fiz, che sarà ospitata al Marca fino al 31 maggio.

Quella voluta dalla Provincia di Catanzaro è la prima personale di Bonalumi in uno spazio pubblico dopo la sua scomparsa. Comprende una selezione di 50 opere di grandi dimensioni che spaziano dalleprime esperienze informali (Rosso del 1957) per giungere all’indagine dell’ultimo decennio documentata da Bianco, un trittico del 2009 di tre metri. In mostra anche Bianco del 1969, una installazione di 13 metri divisa in 13 pannelli esposta una sola volta nel 1973 alla galleria del Naviglio di Milano. Bonalumi si è imposto nell’ambito dello Spazialismo, ma è stato un artista eterodosso. La mostra è accompagnata da un catalogo in italiano e inglese edito da Silvana Editoriale con una selezione di testi scritti da Bonalumi.

“E’ con particolare soddisfazione che il Marca corona la sua attività realizzando un omaggio ad Agostino Bonalumi, tra i maggiori protagonisti della scena artistica contemporanea che, insieme a Fontana, Manzoni e Castellani, ha saputo modificare radicalmente il linguaggio”, ha affermato il commissario straordinario della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, annunciando la mostra che rappresenta un nuovo fiore all’occhiello nell’attività espositiva del museo provinciale di arte contemporanea. “L’attenzione che ancora una volta la stampa nazionale riserva alla nostra programmazione culturale, e in particolare alle nostre iniziative nell’arte contemporanea, dimostra la bontà delle nostre scelte – dice ancora Wanda Ferro – che servono non soltanto a mettere in luce la nostra realtà artistica e culturale, ma anche ad accendere i riflettori sulla città e sul territorio, offrendo opportunità di crescita turistica e di occupazione”.

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