COSENZA- “C’è bisogno di una forte risposta dal basso, questo spettacolo vuole essere un punto di partenza per qualcosa di positivo”. Con queste parole l’attore Enzo de’ Liguoro ha presentato, questa mattina al Museo del Presente di Rende, la lectio spettacolo a cura dell’associazione Quasimodo che terrà il 22 aprile 2016 alle ore 18 al cinema Modernissimo di Cosenza dal titolo “La Saga degli Avvelenati”, liberamente ispirato al libro “Avvelenati” di Manuela Iatì e Giuseppe Baldessarro. Insieme a lui sul palco ci sarà il musicista Paolo Sofia dei Quartaumentata, autore delle musiche, e Maurizio Albanese (partecipazione straordinaria). Lo spettacolo vede il coordinamento registico di Nicoletta Robello.
L’iniziativa coincide con la 46ma Giornata Mondiale della Terra e vuole porre l’attenzione sulla coscienza civica che appartiene a ogni cittadino. Proprio da un personaggio comune, il “tavutaro”, parte la narrazione scenica, nella rappresentazione della morte della giornalista Ilaria Alpi. “In pochi sanno –ha spiegato Enzo de’ Liguoro- che se non ci fosse stata la reazione di quell’uomo, che ha bloccato le operazioni di interramento pretendendo la presenza di un magistrato, la vicenda Alpi non sarebbe mai venuta alla luce. Vogliamo raccontare dunque la storia di un uomo comune che ha reclamato legalità e questa coscienza deve appartenere a tutti noi. E poi quello dei rifiuti e dell’inquinamento è un problema internazionale, non soltanto nostro”. Nella lectio spettacolo si parlerà inoltre del caso del giudice De Grazia e del giudice Pace, e di tanti altri argomenti, al termine dello spettacolo la parola verrà lasciata al pubblico per un dibattito sulle tematiche ambientali.
Il progetto, più articolato, vede l’organizzazione e la promozione dell’Università Popolare di Rende, della rete Auser, che già dal 13 aprile inizierà una serie di seminari per parlare di ambiente, politica e sociale. Elena Hoo ha spiegato che è necessaria la sensibilità di tutti perché “la Terra è una sola e se la distruggiamo non ne avremo un’altra”. Gli incontri rientrano in quella che è stata chiamata “Officina della legalità”, un’occasione per “esplorare le illegalità sul nostro territorio, nella politica e nella società civile perché spesso sono proprio i cittadini che soffrono di incuria”. Elena Hoo lancia un seme positivo: “Ogni grande cosa parte dai piccoli passi e questi piccoli passi siamo noi cittadini a doverli compiere, iniziando ad esempio dal risparmio energetico o dal riciclo dell’acqua”.
Quella dell’Officina della legalità è una formula che, per sua stessa ammissione, “stuzzica” il sindaco di Rende, Marcello Manna. “La legalità –ha affermato- inizia dalle istituzioni che funzionano, il cittadino deve avere consapevolezza che vive nel secolo dei diritti e purtroppo oggi i diritti costituzionali sono sempre più messi in ombra e invece devono essere valorizzati”.
Un richiamo forte viene rilevato dai relatori del convegno alle tante situazioni sospese nel cosentino e in Calabria. “Le bonifiche devono iniziare subito”, è il grido a voce unanime.
Il progetto è patrocinato dalla Città di Rende, dalla Città di Mendicino e dal Comune di Carolei.
Sono partner Legambiente, Wwf Cosenza Sila Pollino, Responsability, Sigea, Arpacal, Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi (CS/RC), Servas Calabria, Istituto per gli Studi storici di Cosenza, Club Alpino Italiano, Caffè letterario Mario La Cava, Home for creativity, Geomeda, Erbanettam, Verso la Mag delle Calabrie, Le Officine dei Colori, i Giardini di Eva.