La sfida della legalità parte da Cosenza con un gioco da tavolo

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Gioco Cittadini

Gioco CittadiniUn pomeriggio ludico all’AcquarioBistrot di Cosenza. Ma anche un appuntamento di impegno civile. L’associazione Libera Cosenza, insieme ad Ossidiana (l’Osservatorio per lo studio dei Processi Culturali e della Vita Quotidiana dell’Unical) e al Centro RAT del teatro Acquario, ha presentato un nuovo gioco di società.

L’iniziativa rientra nella rassegna “Per una scandalosa normalità. Pensieri e parole per una Calabria (e un Paese) normale” e nella volontà della sezione di Cosenza di Libera di operare concretamente sul territorio. Le cronache recenti hanno portato alla luce una realtà criminale e mafiosa che sembrava finora sommersa. Le parole legate alla ‘ndrangheta sembravano relegate ad altre zone della Calabria, invece occorre aprire bene gli occhi, prendere coscienza della vera realtà in cui viviamo e agire per cambiarla. “Cosenza non è l’isola felice che hanno voluto farci credere – appella Sabrina Garofalo referente di Libera Cosenza – e l’associazione è in prima linea per dare una scossa alle coscienze dei cosentini”. Un impegno che passa dagli incontri del corso “A scuola di antimafia – Il riutilizzo sociale dei beni confiscati” nelle aule dell’Università della Calabria, dai prodotti di Libera Terra previsti nel menù della serata e da un gioco da tavolo.

“Cittadini. La sfida quotidiana della legalità” è un gioco ideato e realizzato dalla cooperativa sociale Dignità del Lavoro (già Delfino Lavoro) di Cosenza, in collaborazione con Libera, Cereso e Camera di commercio di Reggio Calabria, e con il sostegno della Bcc Mediocrati. Ogni partita è metafora di un anno di vita in una comune città. I giocatori sono dunque cittadini che ogni giorno si trovano davanti alle proprie attività e alle proprie relazioni, alle proprie sfide e alle proprie scelte. Il gioco si snoda lungo tre principali percorsi, economico-finanziario, politico-culturale, etico-solidale che rappresentano altrettante dimensioni della vita. Ogni casella richiede una scelta da compiere, scelta che può determinare la vittoria personale, ma soprattutto la realizzazione di una società più giusta per tutti. “Legalità è il frutto del modo di pensare e delle scelte concrete di ciascuno di noi e della società nel suo insieme – ricorda il procuratore Pignatone nella prefazione – ed ogni nostro comportamento, ogni scelta politica, ogni fatto che accade possono influire sul livello di legalità”.

Legalità che non è quindi solo lotta diretta e frontale alle mafie, ma è strettamente legata al rispetto delle leggi che regolano ogni aspetto della vita. Da qui l’esigenza da cui scaturisce l’idea del gioco: “Siamo convinti – sottolineano gli autori – che la costruzione della legalità e la lotta a tutte le mafie, passi, innanzitutto, per l’educazione della coscienza critica”.

La proposta di un gioco è una modalità nuova e accattivante per veicolare aspetti etici e valoriali importanti. Un gioco quindi che non è solo divertimento ma è soprattutto fonte di apprendimento, se inserito correttamente nel proprio contesto di vita. “Lo scopo di Cittadini è dimostrare che la legalità può e deve essere anche un gioco da ragazzi, – si legge nella prefazione di don Ciotti – qualcosa che tutti, a cominciare dai più giovani, devono costruire giorno per giorno, attraverso scelte consapevoli e comportamenti coerenti”.

Una sfida che hanno colto al volo le persone intervenute all’incontro. Dopo la presentazione, infatti, nella saletta dell’AcquarioBistrot sono stati allestiti quasi dieci tavoli con altrettante scatole del gioco. Grandi e piccini hanno avuto così l’occasione di mettersi subito alla prova e compiere con dadi e pedine la missione assegnata: fare la scelta per costruire legalità.

 

Mariacristiana Guglielmelli

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