MORANO CALABRO – Penultimo appuntamento all’auditorium comunale con la XIII stagione di TeatroMusica che anche questo ha fatto registrare grandi consensi per il ricco e articolato cartellone messo in piedi da L’Allegra Ribalta, sotto la direzione artistica di Franco Guaragna. Alternando momenti di puro divertimento teatrali a momenti più intensi con la musica classica e d’autore la rassegna, che gode del patrocinio del comune, continua domenica 11 maggio alle 20,30 con il capolavoro di Samy Fayad “Come si rapina una banca”. Lo spettacolo, portato in scena dagli attori de L’Allegra Ribalta e diretto da Casimiro Gatto, sarà replicato lunedì 12 alla stessa ora. Scritta nel 1976 e divisa in tre atti la commedia è ambientata nella Napoli dei primi anni 60, in pieno boom edilizio, anche se l’intenzione dell’autore non è quello di rappresentare uno spaccato della napoletanità in senso stretto. Il panorama napoletano è qui ispiratore per raccontare al pubblico certe periferie di città d’ovunque dove trova rifugio e riparo gente misera ma non priva del talento di vivere. Brillante e a tratti surrealista, il testo narra le vicende di una povera famiglia, che sopravvive in una baracca nelle vicinanze del cimitero, il cui capofamiglia, Agostino Capece, per riscattare il proprio destino, che non gli ha consentito di fare centro nella vita, mettendogli “in mano un metro di 90 centimetri, anziché di 100”, decide di rapinare una banca. Caso, imbroglio, intreccio sono la base del teatro di Fayad e le sue creature stanno alle soglie del mondo, o meglio, bussano per entrarvi da uomini e, se questa è la speranza, tutti i trucchi sono buoni, tutti i casi sono da accogliere e interpretare. Questo è il messaggio dell’autore, condotto tra suspense, humor e divertissement, con le sorprendenti trasformazioni e trasfigurazioni del racconto di una favola sulla condizione umana dell’accettare. Così appaiono sulla scena la rassegnata e realistica consorte di Agostino, Regina, il sempliciotto figlio Tonino, la sedotta e abbandonata figlia Giuliana, l’anziano padre Gaspare che condivide con Agostino un passato di avventure e disavventure scenografiche e teatrali, lo stravagante e quanto mai provvidenziale vedovo Altavilla, infine il Direttore della Banca, vero e proprio “deus ex machina”. Una storia, quella dei protagonisti di “Come si rapina una banca”, all’inizio a pezzi, sconquassata, scombinata, ma che alla fine si rivela come un lavoro d’incastro di incredibile perfezione, come la vita che non spreca nulla. Con Rosaldo Principe, Emilia Zicari, Vincenzo Forte, Katia Sartore, Alessandro Laitano, Roberto Coscia, Nunziato Di Benedetto e Andrea Magnelli. Le scenografie sono di Andrea Magnelli.