RENDE (CS) – “L’incidente. Io sono già stato morto”, nuova produzione di Teatro Rossosimona,sarà in scena sabato 29 aprile alle 21 al Piccolo Teatro dell’Università della Calabria per l’anteprima nazionale.
Interpretato da Giulia Pera, Francesco Rizzo e Gianluca Ventromilo, la pièce è scritta e diretta da Francesco Aiello, attore cosentino più volte interprete nelle produzioni Rossosimona sotto la direzione di Lindo Nudo – Mia Martini: una donna, una storia, Amore e Stalking, Calabria, una storia -, con numerose e avviate collaborazioni anche nel cinema. Lo spettacolo, che s’inserisce nel percorso della compagnia di valorizzazione dei giovani di talento, si avvale delle musiche originali di Remo De Vico e dei costumi di Merusca Staropoli. Assistente alla regia è Francesco Carchidi.
Questo il tema dello spettacolo: stendere il braccio, farsi legare un laccio emostatico, vedere l’ago che entra nella vena e il sangue che riempie la boccettina. E, soprattutto, attendere i risultati. Per Francesco tutto questo è impossibile. Non vuole sapere nulla di cosa accade nel suo corpo. Ignorarlo vuol dire non affrontare il problema e questo gli basta. Anzi, non vuole saperne niente di dottori, ospedali, ambulatori, farmacie. E non perché la malattia non lo spaventi, basta sentire i sintomi di una qualsiasi patologia al telegiornale per mettere in allarme tutti e, prima di chiunque altro, la sua ragazza, Marta. Le ha fatto credere di avere un infarto in corso, l’ebola, l’AIDS, la meningite.
Francesco è un ipocondriaco. A suo dire, però, non senza una ragione. Un imbarazzante incidente che l’ha visto coinvolto quando aveva tredici anni lo ha portato a coltivare i suoi timori. Quale sia stato l’incidente sono in pochi a saperlo, perché Francesco non vuole parlarne con nessuno, neanche con Marta. Le continue discussioni con lei e con il fratello Lele lo portano a rievocare episodi del passato, in un serrato montaggio tra reale e onirico, passato e presente, ricordo e immaginazione: l’operazione a cui è stato sottoposto, il risveglio dall’anestesia, la sua vita prima dell’incidente.
Lo spettatore assiste, così, al travaglio interiore del protagonista che dovrà prendere una decisione per gli altri banale ma che, per lui, diventa un bivio di fronte al quale potrebbe cambiare la sua vita: riempire o no in contenitore per le analisi delle urine.