Cosenza – Studio, rigore, esercizio continuo e dedizione. E il pianoforte come scelta di vita. Giovanna e Maria Francesca Fusco sono due sorelle gemelle cosentine, di 21 anni, che hanno da sempre coltivato la passione per la musica. Ad alimentarla, oltre alla famiglia, la musicista Giusy Caruso che, quando erano ancora bambine, ne comprese il talento portandole con sé all’Accademia Musicale della Calabria “Francesco Saverio Salfi”. Da lì tutto ebbe inizio: rassegne musicali, diversi concorsi per giovani musicisti, i primi concerti.
Del talento delle gemelle Fusco si è accorta anche la Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi che ieri le ha ospitate nell’ambito della rassegna dedicata agli artisti emergenti.
Per Maria Lucente, che ha avviato la seduta al posto di Claudio Nigro, Maria Francesca e Giovanna Fusco sono due giovani musiciste della nostra città che meritano di essere valorizzate. La loro cifra distintiva è data da impegno, studio e assoluta semplicità.
Giovanna e Maria Francesca Fusco si sono dette orgogliose e onorate di ricevere un riconoscimento dalla loro città. Precocissimo, dall’età di 8 anni, il loro approccio all’ascolto e alla pratica della musica, quando una pianola ricevuta in regalo ha dischiuso loro un mondo nuovo, quello dei suoni e dei tasti bianchi e neri del pianoforte da cui non si sono più separate. Lo studio del pianoforte è – per loro stessa ammissione “un arricchimento anche sul piano umano, perché aiuta a sviluppare la sensibilità”.
Oltre alla loro specialità, che resta il pianismo a quattro mani, hanno coltivato, ognuna per proprio conto, anche quella dei duetti strumentali, esperienza che si è andata col tempo consolidandosi, affiancando altri strumentisti, come violinisti e flautisti o accompagnando diversi cantanti.
Nel corso dell’incontro in commissione cultura le gemelle Fusco hanno mostrato anche un video che le ritraeva insieme durante uno dei concerti del ciclo “Pianoforte in studio” nel quale hanno eseguito, nel 2010, una versione del brano “Oblivion” di Astor Piazzolla e un altro pezzo appartenente alla tradizione classica napoletana, che Giovanna e Maria Francesca hanno da tempo inserito nel loro repertorio.
Al termine, il consueto riconoscimento della Commissione cultura, questa volta moltiplicato per due e che le sorelle Fusco hanno dedicato ai genitori seduti in prima fila, ma anche alla loro insegnante Giusy Caruso.