RENDE (CS) – Una commedia “vecchio stampo, anche se molto moderna dove si parla di temi attuali, quali l’adozione, il riadattamento alla vita dopo la detenzione, i valori della famiglia”. L’ha definita così Carlo Buccirosso la sua “Una famiglia quasi perfetta”, lo spettacolo teatrale di cui è regista e attore, andato in scena ieri sera al Teatro Garden di Rende, nell’ambito della rassegna “Comicità in Teatro”, promossa dall’assessorato alla Cultura ed Eventi del Comune. L’attore e commediografo napoletano è riuscito perfettamente a catturare l’attenzione e il plauso di un teatro Garden che ha registrato il sold out. I temi sono tra i più attuali, “anche se non più radicati nella vita quotidiana”, così come espresso dall’attore, ed è stata un’intuizione riuscitissima quella firmata dallo stesso Buccirosso. L’amore per i figli, per la famiglia, la forza del perdono e la volontà di rifarsi una vita. Argomenti portati in scena in chiave ironica e divertente grazie a quella sua veracità napoletana che da sempre incamera non pochi successi. A fare da sfondo una Napoli non milionaria, ma condita da quei falsi miti che ancora oggi aleggiano nella vita di tutti i giorni, la corruzione, il potere subdolo, la raccomandazione, la prepotenza, l’arroganza. A dominare la scena è Salvatore Troianiello, ex macellaio galeotto, interpretato da Buccirosso, personaggio irrequieto dalla psicologia farsesca, con un bagaglio pesante alle spalle: l’uccisione della moglie, 24 anni di carcere e un figlio adottato da un’altra famiglia per il quale è disposto a fare carte false pur di riaverlo. Il se è d’obbligo, se non fosse che quel figlio tanto amato e desiderato è affetto da una brutta malattia, una sindrome che ne blocca la crescita. E’ qui che entra in gioco una presenza preziosa nel cast di Buccirosso, quella di Daniele Marotta, l’attore napoletano, realmente affetto da nanismo, che in “Una famiglia quasi perfetta” si trova esattamente a suo agio nei panni del figlio di Troianello. Un personaggio che gli calza a pennello grazie a quella naturalezza e prodigiosità tipiche del suo carattere gioviale e ironico. Un amore intenso quello del protagonista, che, alla vista del figlio, si trasforma in una profonda delusione e amarezza. Grande apprezzamento poi per Rosalia Porcaro, la bella e brava attrice partenopea, da tempo al fianco di Buccirosso, che ha portato in scena il ruolo di una mamma adottiva dal temperamento forte e anche prepotente. Una donna, come tante, che nonostante la malattia, ama quel figlio, non suo, incondizionatamente. Meritevole di un giudizio positivo la brillante interpretazione di Gino Monteleone nei panni del rocambolesco e per nulla sprovveduto avvocato Percuoco, che si troverà pienamente coinvolto nella reunion familiare. Una pièce teatrale che abbraccia “temi forti come umorismo, dramma, ironia, che fanno parte della vita, un accavallarsi di momenti interessanti, tragici e divertenti”, così Rosalia Porcaro ha definito “Una famiglia quasi perfetta”. E quando le è stato chiesto di raccontare il suo rapporto dietro le quinte con Carlo Buccirosso, ha affermato che “è una persona molto pignola. Con lui si lavora tanto, ma ci si diverte anche tanto”. Un cast ben riuscito, una commedia assai applaudita e non solo per la bravura di Buccirosso, che da “Una famiglia quasi perfetta” ha voluto forse lanciare un messaggio, quello della condivisione di temi di forte attualità, che invece di mostrare un finale drammatico tratteggiano la possibilità di una famiglia allargata e forse realmente felice e perfetta. Un altro bel colpo quello messo a segno dall’organizzazione di Comicità in Teatro che si appresta ad un altro sold out. Venerdì prossimo 8 aprile il Teatro Garden ospiterà i comici del Bagaglino con “Cinquanta sfumature di Renzi”, mentre il 18 aprile sarà la volta del comico Massimo Bagnato. Non ci resta che ridere!.
Raffaella Aquino