COSENZA – Sono stati decisamente più di quattro i libri letti al bar Kosenza caffé di via Panebianco nell’ambito dell’iniziativa realizzata dalla libreria “Al libro salvato” della cooperativa sociale Le Serre e dall’associazione Orione no profit.
Il bar come luogo di ritrovo per un pomeriggio all’insegna della letteratura e della riscoperta delle relazioni. Un’occasione per raccontare e raccontarsi attraverso un libro, riassaporando la voglia di stare insieme. Da Italo Calvino con Se una notte d’inverno un viaggiatore a Erri De Luca e il suo Sulle tracce di Nives, passando per autori stranieri come Flaubert e Borges, senza trascurare l’indimenticabile Piccolo principe di Antoine de Saint- Exupéry. Pagine di letteratura e di arte, ma soprattutto ricordi, emozioni, avventure che hanno spinto i partecipanti a leggere e condividere con i presenti brani dei loro autori preferiti o di opere che hanno in qualche modo lasciato traccia nelle proprie esperienze di vita. Un susseguirsi di voci e di parole che hanno fatto scorrere con tranquillità le ore passate insieme.
O forse sarebbe meglio dire con lentezza, con quel ritmo rilassato che assume il tempo quando ci si decida a se stessi e alla propria anima. Un tempo che sembra perduto nella frenesia degli impegni quotidiani e che con questo tipo di iniziative cercano di recuperare gli aderenti a L’Arte del Vivere con Lentezza Onlus, che per il sesto anno consecutivo organizza in tutta Italia questo reading di lettura a voca alta “Leggevamo quattro libri al bar”.
Cosenza infatti costituisce solo un tassello di una più ampia rete di adesioni a livello nazionale: da Catania a Bergamo sono stati quasi 40 i luoghi che hanno ospitato questa iniziativa, replicata non solo nei bar ma anche in ospedali, case di riposo, asili, scuole, case editrici, uffici, luoghi di lavoro, carceri, campi nomadi, autobus di linea e in ogni luogo in cui la fantasia e la voglia di leggere ha trovato migliore collocazione. Modalità simili di svolgimento che diventano uniche se analizzate dal punto di vista dei libri letti, dei lettori coinvolti, delle emozioni trasmesse. La dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, che la velocità e il progresso delle nuove tecnologie non riescono ad appiattire il gusto per la conoscenza e la lettura. Anzi ai nostalgici del libro stampato si sono affiancati i fanatici dell’ebook, richiamati dalla comune passione per la letteratura.
Mariacristiana Guglielmelli