COSENZA – Gli spettatori si accalcano all’ uscita del cinema Citrigno e la loro espressione la dice lunga sull’ indice di gradimento del film “L’esigenza di unirmi ogni volta con te”, presentato sabato sera dal regista Tonino Zangardi che è anche l’autore del romanzo cui la pellicola è ispirata.
Sul volto di coloro che hanno assistito alla proiezione traspare la delusione e la noia per un prodotto rivelatosi non all’altezza delle aspettative.
L’interpretazione di Claudia Gerini, praticamente perfetta nel ruolo di Giuliana, è l’unica nota positiva di questo lungometraggio, destinato a non lasciare traccia nel firmamento della cinematografia italiana.L’attrice veste i panni della cassiera di un supermercato di Tricase e della moglie insoddisfatta di Martino, esperto di pannelli fotovoltaici, spesso assente da casa per motivi di lavoro.La stanca routine quotidiana che ne scandisce l’esistenza viene spezzata dall’incontro con Marco Bocci, alias Leonardo, un poliziotto dal passato burrascoso che le salva la vita nel corso di un tentativo di rapina.
Nel complesso però, la trama non convince, della suspense annunciata in sede di presentazione non vi è neppure l’ombra mentre affiorano copiosi i punti deboli e privi di logica di questa storia, raccontata con un ritmo dalla lentezza esasperante. Né sono sufficienti le forme sensuali della Gerini o gli addominali scolpiti di Bocci, generosamente mostrati al pubblico, a caricare il film della tensione erotica suggerita dal titolo.
Lo spettatore inoltre, si interroga sulle mille incongruenze che si susseguono sullo schermo mentre in sala sbadigli e led luminosi degli smartphone tradiscono l’impazienza del pubblico, ansioso di andare via. Il finale suscita persino qualche sorriso e che per certi versi ricorda la scena di un celebre film con Paolo Villaggio del 1981.
Prima della proiezione il regista Tonino Zangardi, intervistato Iole Perito e Raffaella Salamina, ha preannunciato che sarà presto dato alle stampe il sequel del romanzo. Se dall’opera letteraria non sarà tratto il secondo capitolo cinematografico, nessuno ne sentirà la mancanza.
Salvatore Bruno