ALTOMONTE (CS) – Il concerto dal titolo “Sogno e son desto” fa registrare un teatro colmo in ogni ordine di posto. Ranieri, dall’alto della sua esperienza, ripropone al Teatro “Costantino Belluscio” di Altomonte lo spettacolo andato in onda su Rai 1. Dopo dieci anni – dichiara – ritorno in questo meraviglioso posto e su questo splendido palco. L’evento è una vera e propria miscela ben combinata di canzoni e battute in stile napoletano, accostate a riflessioni proprie del teatro e della letteratura. L’artista napoletano infiamma il pubblico con le sue canzoni più conosciute: Vent’anni, Ti penso, Se bruciasse la città, Erba di casa mia, Rose Rosse per te, Perdere l’amore e Sogno e Son desto sono solo alcune delle celebri creazioni musicali che Ranieri ha proposto per la serata altomontese.
Lo spettacolo oltre alla musica ha visto un artista a tutto tondo, capace di commuovere con le parole dei suoi pezzi e far ridere con la sua grande ironia. Quando ero giovane – afferma – il mio primo contratto di pubblicità lo feci con l’Azienda Barilla. “Giunsi a casa tutto contento e lo comunicai a mio padre, il quale mi disse: bravo bravo figlio mio, ma fatti dare anche un po’ di pasta ora che ci sei visto il periodo di crisi ” (il tutto in rigoroso dialetto napoletano): grandi risate da parte del pubblico.
La musica e il teatro sono gli ingredienti di successo per un Ranieri che riesce a creare un piatto perfetto, degno di un grande chef. La delicatezza delle sue note ha accompagnato un evento consono alla fama di un artista conosciuto in tutto il mondo. Massimo Ranieri riesce a parlare anche di letteratura leggendo un passo tratto dall’opera de I Sonetti di William Shakespeare.
L’artista napoletano ha omaggiato grandi esponenti del mondo del giornalismo come Oriana Fallaci, scomparsa nel 2006, alla quale ha dedicato un sentito pensiero; di Giuseppe Prezzolini ha invece citato un pezzo del 1921 dai tratti ancora oggi attuali: “L’Italia va avanti perché ci sono i fessi che lavorano, pagano le tasse e crepano. In Italia esistono due tipi di persone: i fessi e i furbi. Il fesso è stupido poiché non è riuscito ad eliminare i furbi dall’Italia”. Ma Ranieri è questo e molto altro: un piccolo pensiero è andato anche alla poetessa Alda Merini, al compianto Pino Daniele (con la canzone Je so’ Pazz), a Don Lorenzo Milani per i suoi insegnamenti e a Domenico Modugno con il brano La Terra mia.
Un grande insegnamento – conclude – ho ricevuto da mio nonno: un omone alto e forte che faceva il pescatore. “Ogni sera, con la sua barchetta e la luce a poppa, andava in quel mare nero senza esitazioni. Un giorno mi feci coraggio e gli chiesi se avesse paura del mare, egli così rispose: per non sentirmi solo guardo le stelle in cielo. Ma ricordati: il mare è tanto caro ma è anche traditore, bisogna sempre stare scétati (svegli). Ancora oggi ho sempre nella mente – afferma Ranieri – questo insegnamento: perciò “Sogno e son desto”.
Alessandro Artuso