NexTv raddoppia: E’ la volta di Amadeus, Parpiglia e Niccolò Presta

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2005

lucio e figli 3Prima che Lucio Presta portasse il mondo della televisione a Cosenza, Paolo Bonolis, Gerry Scotti, Amadeus, la Cuccarini, erano solo dei privilegiati che avvolti nella loro culla di bambagia chiamata mondo dello spettacolo, avevano il potere di farsi invidiare ed ammirare da lontano. Poi, un giorno, il manager più importante d’Italia, devoto alla sua città come a poche altre cose nella vita, decide di iniziare a fare qualcosa di concreto per i “suoi” giovani e per dare loro ciò che merita di più: la speranza. I personaggi assumono così improvvisamente i connotati di persone mostrandosi di fronte a ragazzi incuriositi e ammirati, in tutta la loro vera natura. Fragili, impauriti, preoccupati, a volte deboli, a volte indifferenti, a volte, semplicemente, umani. E sulla scia dei primi ( o sarebbe meglio dire ultimi) undici incontri, arrivano anche loro: Amadeus, Gabriele Parpiglia e Niccolò Presta. Tre personalità completamente differenti con in comune una grande voglia di fare, l’incommensurabile fiducia nel loro lavoro e in chi, quel mestiere, lo guida da anni, e la perfetta consapevolezza che, smettendo di darsi da fare, tutto possa finire.

E se c’è uno che questo lo sa bene è Amadeus, che, per un periodo della sua vita, si è trovato a fare i conti anche con Lucio Presta. Qualcosa in tv non va, il rapporto si incrina e i due, si separano, proprio come in una storia d’amore. Poi, Amedeo, che è uno di quelli abituati a non esaltarsi né a demordere, risale la china. Da solo, senza Lucio. “Tornare dal numero uno, voleva dire tornare ad essere, a mia volta, uno dei numeri uno” fino a ricominciare, insieme, un nuovo cammino di successi. Ciò che trasmette in due ore d’incontro è un profondo senso di umiltà e una capacità straordinaria che tutto si possa fare con entusiasmo semplicemente mirando al massimo. “Ci vuole pazienza, fortuna e capacità di saper aspettare. Chi sa aspettare, prima o poi, arriva ad ottenere ciò in cui crede.” E’ modesto, innamorato della famiglia, amante delle cose semplici. Amadeus, di tutte le grandi personalità conosciute in questo lungo e avvincente progetto di NexTv, è forse una delle più semplici. Sorride, arrossisce, si emoziona parlando della moglie. E a chi gli chiede se ha mai avuto paura risponde così: “Per gli altri, ma non per me. Per la mia famiglia, che è la cosa più importante della mia vita”.

lucio e figli 2E se c’è qualcuno che con le paure ci convive, rivelando un volto inaspettatamente fragile, quello è Gabriele Parpiglia. Giornalista, autore televisivo, per Lucio Presta è una macchina da guerra, uno di quelli che non si fermano mai e che sanno fiutare la notizia. Pur non condividendo alcune sue scelte, le parole del manager, verso il noto re dei gossip, sono di pura ammirazione. Gabriele è un calabrese che un giorno, come tanti coetanei hanno fatto e continuano a fare, decide di andare via da quella terra dove “non c’è niente” per chi vuole diventare un giornalista. Lotte, sacrifici, attacchi di panico, lavori in discoteca e una continua ansia di poter perdere tutto da un momento all’altro che lo rende il perfetto marito di quella moglie chiamata “lavoro”. Gabriele non è spietato, non è un amante a tutti i costi della verità “ho capito, rispetto a quando ero giovane, che non avrei mai potuto fare la rivoluzione e che si può sempre trovare un compromesso quando in gioco c’ è la vita e la sofferenza di una persona”. Lui, a Cosenza, ci è tornato con gioia, scoprendo una realtà molto diversa da quella lasciata anni prima. E con la stessa gioia spinge a fidarsi e ad affidarsi, secondo il proprio istinto, a chi la città vuole davvero cambiarla per amore e non per brama di potere.

E infine Niccolò. Niccolò Presta ha un nome che in Italia è un marchio di garanzia, uno di quei ragazzi che potrebbe davvero permettersi di non fare nulla perché tanto in piedi ci cadrebbe lo stesso. E invece no. Lui, se possibile, fa anche più degli altri. Perché quando nasci con un cognome importante, devi anche essere in grado di non sminuirlo. Di fronte a lui, Lucio Presta il manager, l’uomo di successo, il cacciatore di affari, è solo un padre. Un padre che fa fatica a guardare il figlio senza ammirare la parte migliore di sé stesso e che si commuove, pensando a quanto, inaspettatamente, quel figlio, stia dimostrando di saper fare. Niccolò somglia molto a suo padre, anzi, a chi lo chiede, dice di essere identico. In lui c’è una dolcezza però disarmante, una calma che è fatta di timidezza e di emozione insieme ma che non gli impedisce, raccontando la sua esperienza, di lasciare l’esempio più grande. Non importa dove nasci e di chi sei figlio. Devi sempre darti da fare.

 

Lia Giannini

 

 

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