COSENZA – “Ferramonti, il campo sospeso” è il titolo del documentario di Cristian Calabretta che racconta la storia del campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, il più grande campo di concentramento per ebrei e stranieri costruito in Italia dopo le leggi razziali, e dove vissero, tra il 1940 ed il 1943, più di duemila persone che, nonostante la vita difficile del lager, vi trovarono “un paradiso inaspettato” grazie all’aiuto e alla solidarietà ricevuti dalla gente del posto.
Il documentario di Calabretta sarà presentato venerdì 24 gennaio, alle ore 19,00, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi per iniziativa dell’Associazione “Brutium – Calabresi nel mondo” e del Comune di Cosenza.
La manifestazione sarà presieduta dall’ing.Alessandro Astorino, delegato per la città di Cosenza dell’Associazione “Brutium – Calabresi nel mondo”. Prevista la partecipazione del Sindaco Mario Occhiuto, del regista del documentario Cristian Calabretta, della professoressa Alba Carbone, dirigente scolastico del Liceo Classico “Gioacchino da Fiore” di Rende.
Nel corso della manifestazione sarà proiettato il trailer del documentario. Seguirà l’intervento di Leone Paserman, Presidente del Museo della Shoah.
Le conclusioni sono affidate all’On.Salvatore Pacenza, Presidente della III Commissione Sanità, Attività sociali, culturali e formative della Regione Calabria.
L’opera di Cristian Calabretta è un documentario di stampo classico, televisivo, con interviste e immagini di repertorio alternate a una voce narrante che fa da guida ed aiuta ad entrare nella storia, anche con l’ausilio delle testimonianze di alcune persone direttamente coinvolte, di esperti, discendenti e testimoni.