“Parenti Serpenti”, al “Grandinetti” di scena l’esilarante Lello Arena

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LAMEZIA TERME (CZ) – Torna il grande spettacolo al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme. Sabato 10 febbraio 2018 alle ore 20.45 andrà in scena “Parenti serpenti” di  Carmine Amoroso con il mitico Lello Arena. Lo spettacolo, con la regia di Luciano Melchionna, è inserito nel cartellone teatrale della rassegna realizzata nell’ambito del progetto regionale “Vacantiandu”, sotto la direzione artistica di Nicola Morelli e Diego Ruiz e direzione amministrativa Walter Vasta.
Sul palco, insieme a Lello Arena (che vestirà i panni di Saverio), ci saranno Giorgia Trasselli (che interpreterà Trieste), Andrea de Goyzueta (Alessandro), Marco Mario De Notaris oppure Rafaele Ausiello  Michele (Saverio), Carla Ferraro (Gina), Autilia Ranieri (Milena), Annarita Vitolo (Lina), Fabrizio Vona (nei panni di Alfredo). Le scene sono di Alessandro Baronio, i costumi di Milla, assistente alla regia Sara Esposito, produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro e Officine Culturali della Regione Lazio Bon Voyage.

 

 

PARENTI SERPENTI

Un Natale in famiglia, nel paesino d’origine, come ogni anno da tanti anni. Un Natale pieno di ricordi e di regali da scambiare, in questo rito stanco che resta l’unico appiglio possibile per tentare di ravviare i legami  famigliari, come il fuoco del braciere che i genitori anziani usano, ancora oggi, per scaldare la casa: un braciere pericoloso ma rassicurante come tutte le abitudini e le tradizioni. Un Natale a casa dei genitori anziani che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli cresciuti e andati a lavorare in altre città.
Uno sbarco di figli e parenti affettuosi e premurosi che si riuniscono, ancora una volta, per cercare di spurgare, in un crescendo di situazioni esilaranti e stridenti in cui tutti si  possono riconoscere, le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia di cui sono ormai intrisi.   Lello Arena, con la sua carica comica e umana, vestirà i panni del papà intento a descrivere ed esplorare le dinamiche ipocrite e meschine che lo circondano, in quei giorni di santissima festività: è un genitore davvero in demenza senile o è un uomo che non vuol vedere più la realtà e si diverte a trasformarla e a provocare tutti? Andando via di casa, diventando adulti, ogni figlio ha dovuto fare i conti con la realtà, ha dovuto accettare i fallimenti e ha imparato a difendere il proprio orticello mal coltivato, spesso per incuria o incapacità, ma in quelle pause di neve e palline colorate ognuno di loro si impegna a mostrarsi spensierato, affettuoso e risolto. All’improvviso però, i genitori, fino ad allora autonomi punti di riferimento, esprimono l’esigenza di essere accuditi come hanno fatto anni prima con loro: uno dei figli dovrà ospitarli e prendersi cura della loro vecchiaia… a chi toccherà? La commedia è uno spaccato di vita familiare sempre assolutamente attuale.

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