Peter Bernstein ha affermato: “Il Peperoncino Jazz Festival supporta la musica, porta un pubblico misto con persone differenti, unisce artisti italiani e americani. Questo è il bello del jazz.”
Nato a New York nel 1967, Bernstein ha studiato jazz all’Università di Rutgers, nel New Jersy, con Ted Dunbar e Kenny Barron ed ha completato la sua laurea presso la New School di New York, dove ha avuto modo di crescere notevolmente grazie ad uno dei suoi mentori, Jim Hall, con il quale ha iniziato a esibirsi spesso in duo, aprendo così la strada, a partire dagli anni ’90, ad una carriera di avanguardia nel mondo del jazz contemporaneo collaborando con colleghi quali: Sonny Rollins, Joshua Redman, Diana Krall, Larry Goldings, Bill Stewart, George Coleman, Roy Hargrove, Tom Harrell, Joe Lovano, Brad Mehldau, Christian McBride.
Una serata che ha accresciuto il bilancio positivo della diciassettesima edizione della manifestazione musicale internazionale del “Peperoncino Jazz Festival”, come ci ha confidato il suo direttore artistico, Sergio Gimigliano, e la stessa dirigenza delle Terme Luigiane, rappresentata dalla direttrice delle strutture alberghiere, Valentina Pulzella, che giustamente ha fatto notare come molti clienti hanno scelto le Terme Luigiane proprio nel periodo del passaggio, divenuto ormai tradizionale, del Festival.